La bioimpedenziometria è un esame che permette di determinare la composizione corporea di una persona, distinguendo tra massa grassa e massa magra. Oggi riveste un ruolo fondamentale per la valutazione della salute, impostare un corretto percorso nutrizionale o un buon allenamento. L’eccesso di grasso può infatti aumentare il rischio di numerose patologie, come malattie cardiovascolari e diabete.
Ne abbiamo parlato con la dott. Carmela Asteria, endocrinologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.
Che cos’è l’esame della bioimpedenziometria?
Si tratta di un esame bioelettrico, semplice e non invasivo, che consente l’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea. In particolare, la bioimpedenziometria o BIA (Body Impedence Assessment) è in grado di rilevare la percentuale di massa grassa, massa magra e acqua, presenti nel nostro organismo.
Sappiamo che il corpo umano è composto in media per il 65% di acqua e che i tessuti biologici possono comportarsi come conduttori elettrici o, al contrario, come isolanti a seconda della quantità d’acqua che contengono. I tessuti magri, soprattutto i muscoli, risultano essere ottimi conduttori perché contengono una maggiore quantità d’acqua (mediamente il 73%) e di elettroliti, mentre i tessuti grassi e quelli ossei sono isolanti.
La BIA, sfruttando la capacità dell’acqua di condurre elettricità, quantifica la resistenza e la reattanza (o conducibilità) dei tessuti umani ad una leggera corrente elettrica e stabilisce così la percentuale di idratazione, di massa magra e di massa grassa del corpo. La resistenza dipende dai fluidi corporei, la reattanza invece dipende dalla massa cellulare attiva (body cellular mass, BCM)
Come viene eseguito l’esame della bioimpedenziometria?
Le modalità di esecuzione della BIA sono diverse.
Una di queste consiste nell’applicare sulla mano e sul piede del paziente quattro elettrodi che sono collegati ad uno strumento tramite un filo.
Successivamente, viene fatta circolare della corrente a bassissima potenza che, attraversando le diverse strutture corporee, subirà un calo o meno dell’intensità, una resistenza, che determina la composizione corporea.
Esistono anche delle bilance impedenziometriche molto sofisticate dove il paziente viene fatto salire a piedi nudi e deve impugnare saldamente delle manopole. Una corrente elettrica a bassa intensità viene quindi fatta passare dalla cute plantare attraverso tutto il corpo e subirà un grado di resistenza diverso a seconda dei diversi distretti corporei. I dati bioimpedenziometrici così registrati vengono successivamente analizzati da un software che trasforma le misure elettriche rilevate in numeri (espressi in percentuale e in Kg), sulla base di algoritmi che tengono conto dei valori di riferimento medi della popolazione, delle misure antropometriche del soggetto (peso e altezza), della sua età e del sesso.
Quali sono le informazioni sull’analisi corporea che si ottengono tramite l’impiego della BIA?
Le informazioni riguardano:
· Acqua totale (TBW, Total Body Water): costituisce circa il 65% del peso corporeo di un uomo adulto (valore maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi, per il maggior contenuto di adipe). La TBW è suddivisa in due compartimenti:
Acqua Intracellulare (ICW): contenuta all’interno della cellula.
Acqua Extracellulare (ECW): rappresenta il volume del fluido che si trova all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare).
· Massa magra (FFM, Free Fat Mass): costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, 7% di minerali. Essa è suddivisa in Massa Tissutale Attiva ATM e Massa Extracellulare ECM.
· Massa Tissutale Attiva (ATM) o Massa Cellulare (BMC): costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo (organi, muscoli, cellule del sangue).
· Massa Extracellulare (ECM): è costituita dai fluidi e dai tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule.
· Massa grassa (FM, Fat Mass): è costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.
Perché è importante conoscere la propria composizione corporea?
Prima di intraprendere qualsiasi terapia dietetica o programma di attività fisica è fondamentale eseguire un’analisi della composizione corporea dettagliata per stimare lo stato fisico, il grado di sovrappeso o obesità, lo stato nutrizionale, lo stato di idratazione, il metabolismo basale e il relativo dispendio energetico.
La BIA costituisce, quindi, il primo indispensabile passo per ogni strategia volta ad ottenere un calo o un incremento di peso dato che ci permette di modificare uno specifico comparto corporeo e di monitorare la sua variazione.
Che differenza c’è rispetto al peso che vediamo sulla bilancia?
La bilancia di casa ci da un’unica indicazione numerica di quello che è il peso corporeo complessivo del soggetto ma senza conoscerne la ripartizione tra i vari distretti corporei. Per questo possiamo erroneamente definire come soggetto affetto da obesità anche il culturista, il cui eccesso di peso è determinato principalmente dalla massa muscolare. Così come possiamo definire erroneamente “sano” un paziente che ha un normale peso corporeo ma, ad esempio, presenta una riduzione della massa muscolare compensata da un aumento della massa grassa e/o dalla ritenzione idrica.
In che modo questo esame è importante per un corretto percorso nutrizionale?
Quando si segue un percorso nutrizionale volto al dimagrimento è necessario essere sicuri che il calo ponderale avvenga solo nella parte grassa dell’organismo.
Tramite la BIA, è possibile valutare non solo lo stato di idratazione del soggetto, ma anche vedere se, a seguito di una dieta vi sia stata una perdita esclusiva di massa grassa oppure anche di massa magra. In quest’ultimo caso, valori al di sotto di quelli di riferimento registrerebbero una malnutrizione per difetto con perdita di massa muscolare, fattore estremamente negativo.
In quali altri ambiti la sua applicazione risulta indispensabile?
In ambito sportivo – sia negli sport di potenza che sport che di resistenza – le misurazioni bioimpedenziometriche, sono fondamentali per:
– programmare un corretto allenamento (isotonico o aerobico) impostando la migliore scelta dei carichi di lavoro e dei tempi di recupero;
– la programmazione nutrizionale;
– controllare lo stato di idratazione (fondamentale per ottimizzare la performance sportiva).
Per uno sportivo è molto importante controllare la massa muscolare, per evitare una sua diminuzione che si può avere in caso di allenamento troppo intenso o troppo prolungato, o di un regime alimentare inadatto al tipo di lavoro fisico svolto e allo stato di idratazione. Se le cellule muscolari non hanno sufficiente idratazione, l’acqua viene sottratta al sangue, provocando un abbassamento della pressione arteriosa ed un aumento dello stress cardiaco, oltre che uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva.
Inoltre, la BIA diventa indispensabile in particolari condizioni cliniche, patologiche, come nel monitoraggio di stati di malnutrizione, defedamento, grave sottopeso e insufficienza d’organo.
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