A partire da lunedì 13 giugno, il centro medico Humanitas Medical Care di Bresso (via Vittorio Veneto, angolo via Patellani 2) offre alla cittadinanza una valutazione gratuita del proprio rischio cardiovascolare.
La campagna è rivolta a uomini e donne di età compresa tra 40 e 65 anni (non già in cura per patologie cardiovascolari) residenti nel comune di Bresso.
Lo screening sarà offerto per due settimane (dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00) a partire da lunedì 13 giugno, presso il centro Humanitas Medical Care, sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Come partecipare?
Per aderire è necessaria la prenotazione. Per farlo è possibile:
- chiamare il numero 02. 8224 3838
- recarsi presso il centro medico Humanitas Medical Care di Bresso, via Patellani 2.
Come ritirare i referti?
I referti saranno consultabili online tramite il portale www.humanitasconte.it oppure scaricando la APP Humanitas con te.
Il ritiro presso il centro medico è disponibile:
- dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 18.00
- il sabato dalle 10.30 alle 12.00
Counseling cardiologico gratuito in televisita
Un cardiologo Humanitas Medical Care è a disposizione, in televisita, per orientarti.
Richiedilo al momento del prelievo e compila il questionario: il colloquio con uno specialista può essere utile per sottolineare situazioni di rischio, meritevoli di una consulenza cardiologica o di percorsi più approfonditi.
Che cos’è il rischio cardiovascolare?
Per “rischio cardiovascolare” si intende l’insieme di fattori che possono influire – se non addirittura favorire – l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Una corretta valutazione del rischio cardiovascolare è importante per prevenire malattie come infarto o ictus.
I cosiddetti “fattori di rischio” possono essere modificabili o non modificabili.
Fumo, diabete, condizioni di sovrappeso e obesità, sono alcuni dei fattori modificabili su cui possiamo intervenire, adeguando il nostro “stile di vita” (attività fisica, alimentazione, fumo, etc) o attraverso l’utilizzo di farmaci.
I Fattori di rischio non modificabili, come familiarità, età e sesso, sono quelli sui quali non possiamo direttamente intervenire, ma il cui effetto può essere attenuato grazie a buoni comportamenti e misure di prevenzione.
In cosa consiste la valutazione del rischio cardiovascolare?
Con un semplice prelievo di sangue si esegue un primo screening preventivo sui fattori che possono influenzare la buona salute del nostro sistema cardiovascolare.
Una piccola fotografia che può evidenziare situazioni meritevoli di una consulenza cardiologica o di percorsi più approfonditi.
Gli esami contenuti:
- Colesterolo totale. Il colesterolo è un grasso presente in tutte le cellule dell’organismo, e riveste un valore significativo nello sviluppo delle patologie cardiovascolari. Un valore ottimale è inferiore ai 200 mg/dl.
- Il colesterolo HDL. Comunemente chiamato “colesterolo buono”, agisce eliminando il colesterolo in eccesso che si forma sulle arterie e protegge, quindi, da aterosclerosi e infarto cardiaco. Livelli oltre i 40mg/dl riducono il rischio cardiovascolare, mentre livelli bassi lo aumentano.
- Il colesterolo LDL. è una lipoproteina che innesca il processo di aterosclerosi, accumulandosi sulle pareti delle arterie ed ostacolando il passaggio del sangue formando delle placche. Più il valore di LDL è alto, maggiore è il rischio di aterosclerosi. Un valore ottimale è inferiore a 100 mg/dl.
- Trigliceridi. I trigliceridi sono grassi del sangue che derivano dall’alimentazione e rappresentano il principale tipo di grasso presente nelle riserve energetiche dell’organismo. Il valore di riferimento dei trigliceridi deve essere inferiore ai 200 mg/dl: valori superiori possono essere sintomo di dieta sbilanciata, diabete, ipertiroidismo, e accrescono il fattore di rischio cardiovascolare, soprattutto se anche il valore di colesterolo HDL e LDL risulta aumentato. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere sintomo di malnutrizione o anemia.
- Glicemia. E’ il test per il controllo del metabolismo degli zuccheri nell’organismo. Valori superiori a quelli ritenuti normali si riscontrano ad esempio in presenza di diabete mellito, uso di farmaci diuretici e stress acuto. Valori inferiori alla norma, invece, possono essere dovuti all’uso di insulina, oppure, più semplicemente, possono essere riconducibili a cattiva alimentazione, iperattività muscolare o abuso di alcol.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici