La colecistectomia è un intervento chirurgico che viene eseguito per rimuovere la cistifellea (una piccola sacca posta sotto il fegato che ha il compito di immagazzinare la bile) quando infiammata dalla presenza di calcoli biliari, piccoli sassolini duri formati da sali e colesterolo che bloccano il passaggio della bile, causando appunto l’infiammazione, spesso accompagnata da dolore addominale, anche acuto.
È l’unico intervento risolutivo in caso di calcoli biliari: la semplice rimozione di questi sassolini, infatti, non evita il loro riformarsi nel tempo.
Tuttavia, al paziente può essere suggerita una colecistectomia anche in assenza di calcoli, in presenza di infiammazioni acute della colecisti e del pancreas.
Ce ne parla il dott. Ettore Lillo, chirurgo generale presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
Cos’è e a cosa serve la cistifellea?
La cistifellea (o colecisti) è un organo dell’apparato digerente che, come dicevamo, ha il compito di immagazzinare la bile prodotta dal fegato (per agevolare la digestione e l’assorbimento dei grassi), a cui è collegata tramite il dotto epatico comune.
L’alimentazione è fondamentale per il benessere della cistifellea perché se troppo calorica o ricca di grassi, può addensare la bile, favorendo la formazione di calcoli biliari. Tuttavia, l’infiammazione della colecisti può essere causata anche da infezioni, malattie autoimmuni e forme tumorali.
Come avviene la diagnosi di calcoli biliari?
La diagnosi della presenza di calcoli nella cistifellea avviene grazie ad una semplice ecografia dell’addome: quando un individuo avverte senso di peso allo stomaco dopo i pasti, un lieve dolore in corrispondenza dell’arcata costale di destra, oppure uno strano sapore amaro al mattino appena sveglio, dovrebbe sospettare di poter essere affetto da calcolosi della colecisti e pertanto dovrebbe eseguire un’ecografia dell’addome e se confermato successivamente una visita chirurgica.
Come si svolge la colecistectomia?
La colecistectomia può essere eseguita per via laparoscopica (preferita perché consente un recupero più veloce e lascia meno cicatrici) o laparotomica (con il taglio tradizionale, ormai intervento eseguito raramente e solo per colecisti particolarmente complesse).
Nel primo intervento il chirurgo pratica piccoli fori (4) di circa 5 -10 mm nei quali introduce un laparoscopio e gli altri strumenti chirurgici.
Sia prima che durante l’intervento possono inoltre venir eseguite delle radiografie delle vie biliari per individuare la presenza di eventuali calcoli in punti esterni alla colecisti (come i dotti biliari), che verranno rimossi con una tecnica che utilizza palloncini e sonde.
A seconda dell’andamento dell’operazione potrebbe essere necessario passare dall’intervento per via laparoscopica a quello per via laparotomica, più tradizionale. Questo accade quando lo spazio di manovra per il chirurgo non è agevole oppure quando si evidenziano altre complicazioni che suggeriscono l’incisione tradizionale (laparotomia), ormai molto raramente.
Quali sono i tempi di recupero?
Generalmente il paziente viene dimesso dopo 1-2 giorni dalla laparoscopia, entro 3-4 giorni dall’intervento per via laparotomica.
A distanza di pochi giorni il paziente può tornare al lavoro e alle attività quotidiane, fatta eccezione per quelle più pesanti (deve evitare sforzi fisici nei 15 giorni successivi).
Lo staff medico indicherà le date per la rimozione dei punti di sutura e la disinfezione della ferita.
Cosa succede con l’eliminazione della colecisti?
Dopo l’eliminazione della colecisti l’organismo si adatta nel giro di un mese alla sua assenza. Per i primi 30 giorni dopo l’intervento è richiesta una dieta povera di grassi animali, successivamente sarà possibile riprendere una dieta assolutamente normale.
Esistono effetti collaterali?
Gli effetti collaterali della colecistectomia sono del tutto transitori, e si manifestano con un po’ di inappetenza i primi tempi dopo l’intervento, un lieve dolore in corrispondenza delle ferite ed, in alcuni casi, la comparsa di una lieve stipsi o una modesta diarrea nel post-operatorio.
Quali cibi si devono evitare dopo una colecistectomia?
Solo per un periodo limitato, circa un mese, vanno evitati i cibi ricchi di grassi animali, comunque di solito viene rilasciata una dieta da seguire.
Bisognerà eliminarli per sempre?
Assolutamente no, si potranno reintegrare tutti gli alimenti dopo un periodo adeguato.
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