Il dolore al ginocchio è molto comune con l’avanzare dell’età. Alzarsi dal letto, camminare, o salire le scale, può rendere difficile svolgere anche le più semplici attività quotidiane. La causa è spesso riconducibile all’usura (artrosi) del ginocchio che, in alcuni casi, rende necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, come la sostituzione del ginocchio con una protesi. Ma quando è necessario e chi può farlo?
Ne abbiamo parlato dott. Marco Neri, ortopedico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Murat.
Com’è fatto il ginocchio e che ruolo svolge?
Il ginocchio è un’articolazione costituita da ossa (femore, tibia e rotula), la cui estremità è ricoperta da uno strato di cartilagine che permette lo scorrimento delle stesse ossa, da menischi, muscoli, tendini e legamenti. Questa struttura ci consente di praticare tutte le nostre attività di movimento, come camminare, correre, andare in bicicletta o nuotare
Perché il dolore al ginocchio si verifica spesso con l’invecchiamento?
Le ginocchia supportano tutto il nostro peso, sia quando camminiamo sia quando siamo fermi. Il dolore al ginocchio può derivare da una lesione, da un sovraccarico, da una patologia o, più frequentemente, dal risultato del normale processo fisiologico legato alla vecchiaia e noto come artrosi.
Nel tempo, i menischi – che si trovano tra le ossa del ginocchio, con il compito di ammortizzare, stabilizzare e proteggere l’articolazione – diventano più sottili e fragili, così come la cartilagine articolare (che può arrivare a consumarsi del tutto), questa condizione provoca dolore, difficoltà nei movimenti e, nei casi più severi, deformazione dell’articolazione stessa.
Con l’avanzare dell’età anche il tono muscolare e la resistenza ossea diminuiscono, rendendo ulteriormente più impegnativi e difficili anche semplici gesti quotidiani.
Più invecchiamo, infatti, più è comune provare dolore quando stiamo in piedi, quando saliamo le scale, o quando facciamo un semplice esercizio.
Con l’avanzare dell’età, poi, il corpo non si riprende più rapidamente come prima.
Quando consultare uno specialista?
È importante sottoporsi ad una valutazione specialistica quando il ginocchio ha subito un trauma o quando compare dolore senza una causa apparente (deve funzionare come una sorta di campanello d’allarme che deve condurre sempre dal medico: “Cosa è successo? Cosa ho fatto di strano?”).
Come può essere trattato un ginocchio dolorante?
Quando il ginocchio è caldo, tumefatto e dolente conviene sempre applicare del ghiaccio, a cicli di 20-30 minuti ogni 3 ore. Difficilmente cerotti o pomate possono dare effetti benefici, sono troppi gli strati di tessuti da oltrepassare prima di arrivare nei punti dolenti. Sicuramente, un buon effetto, anche se transitorio, si può ottenere assumendo un antinfiammatorio per massimo 7 giorni di seguito (sempre associato a gastroprotezione); è inoltre corretto applicare dei cerottaggi funzionali sul ginocchio (i cosiddetti Taping Funzionali) che aiutano a dare maggiore stabilità articolare e a ridurre il dolore.
Molte terapie fisiche come la magnetoterapia e la tecarterapia possono dare miglioramenti ad un ginocchio infiammato. Molto utili sono, anche, le infiltrazioni con acido jaluronico (considerando tutte le varianti legate ai vari pesi molecolari) che se eseguite a cicli ricreano quasi una normalità articolare.
Negli ultimi tempi sono molto utilizzate anche le cosiddette terapie biologiche di ultima generazione, come, per esempio, le infiltrazioni eseguite con il PRP (plasma arricchito con piastrine)o con Bone Marrow (midollo osseo). Terapie che hanno lo scopo di disinfiammare l’articolazione con l’inoculazione di sostanze completamente naturali.
Una volta ridotto il dolore è molto importante eseguire un ciclo di fisioterapia per mobilizzare, elasticizzare, allungare e tonificare.
La protesi al ginocchio è sempre risolutiva?
Quando il ginocchio, trattato con tutti i sistemi precedentemente descritti, continua ad essere dolorante, viene posta l’indicazione all’intervento chirurgico di protesi.
Le protesi sono di due tipi: monocompartimentali e totali.
Le protesi monocompartimentali rivestono solo il compartimento “consumato” del ginocchio (cioè femoro-tibiale mediale, femoro-tibiale laterale o femoro-rotuleo) per far sì che tutta la parte “sana” del ginocchio si conservi nel tempo.
Al contrario, le protesi totali rivestono tutto il ginocchio completamente consumato. La tecnologia negli ultimi anni ha dato un grande contributo a questo tipo d’intervento che adesso viene eseguito con l’ausilio del Robot che permette di acquisire i dati relativi alla cinematica dell’arto inferiore. Quindi il posizionamento del “rivestimento” del ginocchio tiene conto di come funzionino l’anca e la caviglia dello stesso arto, al fine di ottimizzare il risultato della protesi nel lungo periodo.
Chi può sottoporsi ad un intervento di protesi al ginocchio?
Generalmente, viene sottoposto a questo d’intervento il paziente artrosico che viene limitato nella sua vita quotidiana dalla presenza costante del dolore e che, con questa sintomatologia, non si riesce a camminare, a fare la spesa, a lavorare, o fare attività sportiva. Quando il dolore è sempre presente l’intervento è la scelta giusta.
Come possiamo proteggere le articolazioni che invecchiano?
Proteggere le nostre ginocchia (e cercare di evitare un intervento chirurgico), è spesso possibile, adottando abitudini in grado di ridurre il rischio di dolori articolari e di degenerazioni tessutali mentre invecchiamo.
Per mantenere le articolazioni sane, consiglio di:
- Fare esercizio fisico regolare
- Rafforzare i muscoli delle gambe
- Smettere di fumare
- Mantenere un peso sano
- Praticare sport a basso impatto per proteggere le cartilagini delle ginocchia
- Ascoltare il proprio corpo e imparare a fermarsi quando ci manda dei segnali
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