L’apparato riproduttivo rappresenta quell’insieme di organi preposti alla riproduzione. Molto diverso nel genere maschile e in quello femminile, risulta formato nel primo caso dal pene, dalla prostata, dai testicoli, dalle vescicole seminali e dalle vie spermatiche, mentre nel secondo dall’ovaio, dalle salpingi, dall’utero, dalla vagina e dalla vulva.
Ma come funzionano esattamente? Ne abbiamo parlato con gli specialisti di Humanitas Medical Care.
L’apparato riproduttivo maschile
L’apparato riproduttivo maschile si sviluppa parzialmente verso l’esterno con il pene, che rappresenta l’organo riproduttivo maschile per eccellenza, nonché l’ultimo tratto delle vie urinarie, e lo scroto, il sacco cutaneo che contiene i testicoli, ghiandole di forma ovale deputati alla produzione degli spermatozoi e alla secrezione di alcuni ormoni, come il testosterone.
Internamente ci sono le vescicole seminali, il cui compito è quello di secernere un liquido vischioso che costituisce circa il 60% del liquido seminale e favorisce la motilità degli spermatozoi, e la prostata, una ghiandola formata da tessuto fibroso e muscolare, il cui compito principale è quello di produrre e immagazzinare il liquido seminale che viene poi rilasciato durante l’eiaculazione. Infine, si trovano le vie spermatiche che consentono il transito degli spermatozoi provenienti dai testicoli verso l’esterno dell’organismo e permettono la maturazione degli spermatozoi stessi.
L’apparato riproduttivo femminile
I genitali femminili esterni si identificano con la vulva, il clitoride, le piccole e grandi labbra, orifizio uretrale e vaginale.
La vagina è un condotto costituito da tessuto muscolare ed elastico che mette in comunicazione l’ultima parte del collo dell’utero con l’ambiente esterno. Rappresenta infatti l’ultimo tratto delle vie genitali femminili e la sua funzione principale è quella di accogliere il pene durante il coito, di consentire il passaggio del feto durante il parto e canalizzare il flusso mestruale. La parte superiore della vagina ospita la sporgenza della cervice uterina mentre l’estremità inferiore, ovvero quella che volge verso l’esterno del corpo, sbocca nella vulva (orifizio esterno della vagina).
L’utero è il centro dell’apparato riproduttivo femminile ed è deputato ad accogliere l’ovulo fecondato, a consentirne lo sviluppo e a espellere il feto quando la gravidanza giunge al termine.
L’ovaio è formato da due ghiandole che hanno lo scopo di produrre ovociti e secernere alcuni ormoni che regolano le fasi della vita riproduttiva della donna e sono responsabili della comparsa dei caratteri secondari femminili.
Le ovaie sono formate da follicoli ovarici che hanno il compito di liberare le cellule uovo che discendono nelle tube di Falloppio dove avviene la fecondazione: i due condotti che mettono in comunicazione ciascuna delle due ovaie con l’utero e che rappresentano la normale sede di fecondazione, ovvero il luogo in cui avviene l’incontro tra l’ovulo e lo spermatozoo. Se l’uovo non viene fecondato viene eliminato tramite la mestruazione.
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