Non riuscire più a mettere a fuoco gli oggetti vicini o avere problemi a leggere il giornale sono in genere i primi segnali di allarme della presbiopia. Un difetto visivo causato dalla progressiva perdita di flessibilità del cristallino, la lente naturale dell’occhio provocata dall’indurimento della sua porzione centrale. Si tratta di una condizione che tende a presentarsi dopo i 40 ma che tuttavia può comparire anche prima, a causa, per esempio, di una patologia sottostante. Cosa fare in questi casi e a chi dobbiamo rivolgerci?
Ce ne parla il dott. Claudio Lucchini, oculista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.
Quali sono le cause della presbiopia?
Come dicevamo, la presbiopia è causata da una progressiva perdita di flessibilità del cristallino, a causa di una proteina contenuta al suo interno che, con il passare degli anni, lo rende meno elastico e più voluminoso, con un effetto negativo anche sulle fibre muscolari che le circondano.
Dopo i 45 anni chi soffre di questo problema è costretto ad utilizzare gli occhiali per mettere a fuoco gli oggetti.
Quanto è comune la presbiopia?
La presbiopia è un fenomeno estremamente comune con l’avanzare dell’età, tutte le persone, sia maschi che femmine, sono interessate.
Cosa significa se divento presbite prima dei 40 anni?
La presbiopia prima dei 40 anni può essere provocata dall’uso di alcuni farmaci (come diuretici, antistaminici, antidepressivi), o indicare che ci siano altre patologie come diabete, sclerosi multipla, malattie cardiovascolari.
Altri fattori che possono provocare l’insorgenza precoce della presbiopia possono essere:
- il fumo
- un trauma
- l’esposizione a radiazioni
- ipermetropia (mancata correzione di un altro difetto visivo che ha costretto il cristallino a fare un lavoro di compensazione)
Come si cura la presbiopia?
L’oculista, dopo aver valutato la severità del disturbo e le condizioni del paziente, può prescrivere l’utilizzo di lenti da occhiale, monofocali o progressive, lenti a contatto per correzione bilaterale o progressive, eventualmente in monovisione (si corregge solo l’occhio non dominante), o eseguire un trattamento chirurgico.
Quali sono le possibili tecniche chirurgiche?
È possibile intervenire sul paziente solo in certe condizioni refrattive con la chirurgia Femnto Lasik Supracor. Utilizzando questa tecnica, la persona riuscirà a vedere il display del cellulare, leggere un menù al ristorante, scorrere un giornale o un documento senza il vincolo degli occhiali.
Tuttavia,quando non è possibile intervenire con il laser, si rende necessaria la chirurgia con la sostituzione del cristallino, che prevede l’inserimento di lenti intraoculari di ultima generazione, lenti premium o multifocali, particolarmente utili se la presbiopia si associa alla cataratta. Da alcuni anni ormai se le condizioni retiniche del paziente sono buone e non è presente una maculopatia si tende ad impiantare cristallini artificiali che permettono una buona visione da lontano, intermedio e in certi casi anche per vicino.
Si tratta di interventi risolutivi o, con l’avanzare dell’età, la presbiopia può peggiorare nuovamente rendendo necessario un secondo intervento?
L’intervento con il laser rimane efficace per molti anni fino a quando insorgerà la cataratta.
Questi interventi vanno bene anche nel caso in cui la presbiopia sia causata da una malattia sottostante?
Le indicazioni al trattamento della presbiopia richiedono una buona salute generale e dell’occhio con delle condizioni refrattive favorevoli al raggiungimento dell’obiettivo. La vista oculistica e gli esami pre operatori sono fondamentali per indicare se il paziente è candidabile a questo particolare e non molto comune tipo di intervento.
Le stesse considerazioni vanno fatte in caso di sostituzione del cristallino.
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