Gli anticicloni di caldo africano sono sempre più frequenti nelle estati italiane: da maggio a settembre le temperature superano spesso i 30 gradi, toccando punte di 38-40 gradi. L’afa e l’alta pressione rendono difficile riposare bene ma è possibile difendersi dal caldo torrido con alcuni semplici accorgimenti.
Ne abbiamo parlato con il Dottor Antonio Voza, responsabile del Pronto Soccorso – Eas presso l’Istituto Clinico Humanitas.
Come riuscire a riposare bene?
Il caldo è difficile da sopportare: durante l’arco della giornata si può combattere idratandosi e seguendo una dieta leggera e adeguata.
La sera può essere un momento complesso da gestire: quando si vuole andare a riposare il caldo può risultare troppo opprimente e impedire qualsiasi tentativo di dormire.
Una soluzione può essere scegliere un futon, letto tipico del Giappone: in questo modo si dormirebbe vicino al pavimento, dove l’aria è più fresca.
Pediluvio o doccia fredda: cos’è più efficace?
Prima di coricarsi, fare un pediluvio può contribuire a creare una sensazione di sollievo. Una doccia fredda invece consentirà di sentirsi meglio per un tempo limitato.
Sarebbe meglio optare per una temperatura dell’acqua tiepida, che prolungherà il benessere percepito. Per aiutare la termoregolazione, è utile seguire una dieta fatta di cibi leggeri ed equilibrati.
È meglio mangiare dolci freschi o frutta per combattere il caldo?
L’alimentazione in estate deve comprendere alimenti freschi e sani, ad alta digeribilità e che non causino un aumento della temperatura corporea.
L’idratazione è importante ma è meglio preferire bevande fresche ma non gelate: questo vale anche per il consumo di gelati e affini che, in caso di temperature troppo elevate, potrebbe causare una congestione.
Il consumo di frutta è consigliato invece da tutti i medici: l’alta percentuale di acqua contenuta nella frutta aiuta l’idratazione e i sali minerali e le vitamine sono fondamentali per reintegrare gli elementi persi a causa della sudorazione.
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici