Colite ulcerosa e malattia di Crohn: quali sono i sintomi e come vengono trattate?

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) note anche come Inflammatory Bowel Disease (IBD), raggruppano principalmente due condizioni: la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Entrambe sono patologie immuno-mediate, con un decorso cronico e recidivante, caratterizzate cioè da periodi di remissione e periodi di riacutizzazione. L’incidenza di queste patologie è in aumento, sia in Italia che a livello globale. 

Ce ne parla la dott.ssa Cristina Bezzio, gastroenterologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano e presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, per il Centro per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

Quali sono le caratteristiche della malattia di Crohn e della colite ulcerosa?

La malattia di Crohn provoca un’infiammazione che interessa la parete intestinale a tutto spessore e può colpire qualsiasi parte del tubo digerente, anche se più comunemente si localizza nell’ileo terminale e nel colon. La malattia comporta a livello della parete intestinale edema, iperemia, e la formazione di ulcere.

La colite ulcerosa si caratterizza per un’infiammazione che parte dalla mucosa e si diffonde a partire dal retto fino a coinvolgere in modo variabile il colon. L’estensione dell’infiammazione può variare da casi localizzati a casi più gravi dove è interessato l’intero colon. 

Quali sono le cause delle malattie infiammatorie croniche intestinali?

Le malattie infiammatorie croniche intestinali, tra cui la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, sono multifattoriali. Le principali cause includono fattori genetici e fattori ambientali (come alimentazione, stile di vita o esposizione a inquinanti), alterazioni del sistema immunitario, squilibri nel microbiota intestinale.

Quali sono i sintomi della malattia di Crohn?

La malattia di Crohn si manifesta principalmente con diarrea cronica e dolori addominali, spesso associati a:

  • significativa perdita di peso
  • febbricola
  • presenza sangue nelle feci
  • dolori articolari
  • presenza di disturbi perianali
  • stanchezza generalizzata.

Nel tempo possono tuttavia manifestarsi anche sintomi “extra-intestinali” come:

  • dolori articolari
  • manifestazioni dermatologiche o oculari
  • alterazioni degli enzimi epatici.

In alcuni casi, la malattia di Crohn è asintomatica e la diagnosi viene posta durante accertamenti radiologici o endoscopici eseguiti per altre ragioni. 

Come viene diagnosticata la malattia di Crohn?

La diagnosi della malattia di Crohn avviene tramite esami ematici, fecali e strumentali (come l’ecografia con studio delle anse intestinali, la colonscopia con visualizzazione dell’ileo terminale e l’esecuzione di biopsie intestinali ed eventualmente attraverso Risonanza Magnetica addominale per lo studio dell’intestino con mezzo di contrasto). 

Come si cura la malattia di Crohn?

Il trattamento della malattia di Crohn si concentra sull’attenuazione dell’infiammazione intestinale tramite l’utilizzo di alcuni farmaci (corticosteroidi, immunosoppressori, farmaci biologici o piccole molecole) impiegati a questo scopo.

In alcuni casi può rendersi necessario un intervento chirurgico, come in caso di presenza di complicanze come stenosi intestinali, fistole o ascessi.  

Quali sintomi della colite ulcerosa?

La colite ulcerosa si manifesta principalmente con diarrea cronica e presenza di sangue nelle feci. I pazienti possono anche sperimentare una serie di sintomi come

urgenza intestinale, contrazioni spasmodiche e dolore allo sfintere anale (tenesmo rettale), dolori addominali, febbre e dolori articolari.

Questa malattia è caratterizzata da periodi di riacutizzazione alternati a fasi di remissione. È essenziale riconoscere tempestivamente le riacutizzazioni gravi, che in circa il 15%, dei pazienti possono richiedere il ricovero ospedaliero per anemia grave, disidratazione e febbre alta.

Le persone con colite ulcerosa o con malattia di Crohn localizzata al colon hanno un rischio più elevato rispetto alla popolazione generale di sviluppare il carcinoma del colon-retto. Per questa ragione è fondamentale seguire rigorosamente le terapie prescritte e sottoporsi a colonscopie periodiche per l’identificazione e l’asportazione di lesioni pre-cancerose.

Come viene diagnosticata la colite ulcerosa?

La diagnosi di colite ulcerosa prevede esami ematici, fecali e strumentali (come la colonscopia con biopsia, l’ecografia all’addome e delle anse intestinali).

Come si cura la colite ulcerosa?

Il trattamento della colite ulcerosa inizia con una terapia farmacologica personalizzata. La scelta dei farmaci, che comprende mesalazina, corticosteroidi, immunosoppressori, farmaci biologici e piccole molecole, è basata su una valutazione approfondita delle caratteristiche del paziente e delle caratteristiche della malattia.

Nelle situazioni in cui la malattia rimane attiva, nonostante la terapia, o nei casi di colite grave non responsiva alla terapia medica, può essere necessaria la colectomia totale, ovvero la rimozione chirurgica dell’intero colon.

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