“L’occhio può essere comparato a una macchina fotografica. Entrandovi, la luce incontra prima una potente lente, la cornea, passa attraverso un diaframma a diametro variabile, l’iride, incontra poi una lente a potere variabile, il cristallino. Queste strutture convogliano la luce, e quindi le immagini, a fuoco sulla parete interna dell’occhio. Lì trovano del vero e proprio cervello visivo, la retina. In questo tessuto i fotoni – le particelle di energia della luce – interagiscono con i fotorecettori retinici, i quali generano un segnale, lo passano ad altri strati retinici per l’elaborazione, e quindi lo trasmettono al cervello tramite il nervo ottico”: ci spiega il Dott. Fabrizio Camesasca, Responsabile degli Ambulatori di Oculistica Humanitas Medical Care Domodossola, Monza, e De Angeli.
Difetti visivi
“L’occhio è costituito di tessuti di carne. Quindi, vi possono essere diverse imperfezioni costruttive che riducono la qualità dell’immagine. Ormai è di conoscenza comune che l’occhio eccessivamente lungo è miope, meno noto il fatto che quello troppo corto viene definito ipermetrope, o che se è presente una componente di ovalità nelle due lenti questa viene definita astigmatismo. Tali difetti visivi – noti come difetti di refrazione – sono usualmente corretti con occhiali o lenti a contatto.
Non è possibile allungare un occhio troppo corto o accorciarne uno eccessivamente lungo, ma è possibile interagire con il suo sistema di lenti, modificandolo e riportando le immagini a fuoco correttamente sulla retina, eliminando o riducendo di molto la necessità di occhiali e lenti a contatto. La chirurgia fotorefrattiva con laser ad eccimeri, ad esempio, consente un trattamento sicuro, efficace e duraturo per molti difetti di refrazione”.
Chirurgia fotorefrattiva: come funziona?
“Tutti i trattamenti fotorefrattivi laser si basano su un rimodellamento della cornea, la più potente lente dell’occhio. Ad esempio, nella miopia la cornea viene appiattita centralmente, riducendone il potere e spostando più in dietro il fuoco, sino a raggiungere la reale posizione della retina.
Prima di tutto il paziente deve desiderare di avvicinarsi a questa soluzione per il proprio problema visivo. Il processo di selezione e preparazione all’intervento consiste in un’accurata valutazione dello stato dell’occhio e dell’entità e stabilità del difetto. Non è quindi opportuno effettuare il trattamento prima dei 22 anni o se è in atto una importante attività di studio, che può indurre un peggioramento della miopia. Una corretta valutazione del difetto è inoltre possibile solo in assenza di fattori che ne riducano l’affidabilità. Ad esempio, è necessario astenersi dall’indossare le lenti a contatto per due settimane prima della visita iniziale.
La cornea, e, in generale, l’occhio devono essere in ottime condizioni di salute e presentare parametri di spessore e forma nella norma. Il difetto miopico deve essere compreso tra -0.75 e circa -10.00 diottrie, e lo spessore corneale adeguato. Infatti, per ogni diottria di miopia o astigmatismo la cornea andrà più appiattita, consumando sempre più tessuto. L’ipermetropia è più limitata nel trattamento, a circa +3.50 D. L’astigmatismo è il difetto di maggior complessità nel trattamento, e richiede particolare attenzione nel calcolo e nella pianificazione del trattamento.
Esistono diverse tecniche chirurgiche fotorefrattive laser, a seconda del laser e del punto della cornea che viene rimodellato. Starà al chirurgo definire la tecnica più adatta alle caratteristiche del paziente. È bene sapere che il 30%-40% dei pazienti non risulta adatto a ricevere questo tipo di chirurgia, in quanto ha uno spessore corneale basso o un difetto posto al di fuori dei parametri sopra menzionati.
La chirurgia fotorefrattiva con laser ad eccimeri in Humanitas”, prosegue il Dott. Camesasca, “viene effettuata ambulatorialmente, utilizzando anestesia con gocce, e ha una durata di circa un minuto. Infatti, in Humanitas viene utilizzato un laser di ultima generazione, che integra efficacemente diverse tecnologie e consente un trattamento di altissima precisione. Il trattamento viene effettuato direttamente dal laser sulla superficie dell’occhio e il chirurgo praticamente non tocca fisicamente l’occhio stesso.
L’oculistica di Humanitas Rozzano – sotto la guida del Prof. Paolo Vinciguerra – ha sviluppato un’esperienza di chirurgia refrattiva più che ventennale, con attenzione alle procedure di valutazione clinica dei pazienti e di sicurezza chirurgica caratteristiche di un grande ospedale”.
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