Che cos’è l’afasia?

L’afasia è un disturbo della parola causato da danni ad una o più aree del cervello responsabili del linguaggio: il paziente perde sia la capacità di esprimersi sia quella di comprendere il linguaggio, parlato o scritto. Sebbene di solito si manifesti all’improvviso dopo un ictus o un trauma cranico, l’afasia può anche svilupparsi più lentamente, a causa di un tumore al cervello o di una malattia neurodegenerativa.

Ne abbiamo parlato con il dott. Fabio Reverberi, neurologo presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Arese e Varese.

Come si manifesta l’afasia?

Come dicevamo, l’afasia può esordire in modo diverso: immediato – e con possibilità di recupero autonomo o grazie a esercizi di logopedia – dopo un ictus; o in modo quasi impercettibile – ma che nel tempo tenderà a peggiorare, nonostante le terapie – nelle malattie neurodegenerative.

Quale parte del cervello controlla il linguaggio?

Il linguaggio è controllato dalla parte sinistra del cervello. In particolare vi sono alcune aree specifiche che gestiscono tutti gli aspetti del linguaggio, sia parlato che scritto. Questo significa che, a seconda della sede e dell’estensione della lesione, possiamo avere la perdita specifica della capacità di esprimerci o di comprendere le parole, o entrambe le cose.

Che differenza c’è tra afasia e disfasia?

L’afasia è una condizione in cui si perde completamente la capacità di comunicare; mentre con disfasia si intende perdita parziale del linguaggio.

Come è possibile distinguere la difficoltà a parlare dalla demenza?

Un disturbo del linguaggio può essere sintomo di una forma di demenza come, per esempio, la malattia di Alzheimer, soprattutto nelle fasi avanzate. In particolare, la demenza fronto-temporale, è caratterizzata da un precoce disturbo linguaggio. Il sospetto che un disturbo del linguaggio sia sintomo di una forma di demenza deve venire quando sono interessate altre funzioni superiori come la memoria o l’orientamento.

Quando è necessario consultare un medico?

Se ci dimentichiamo qualche parola, soprattutto in un momento di stress, non dobbiamo preoccuparci; quando invece la difficoltà nel trovare le giuste parole interferisce con le nostre attività quotidiane, per esempio non riuscendo più a farsi capire dai colleghi o dai familiari, è necessario rivolgersi ad uno specialista.

Come avviene la diagnosi di afasia?

Una diagnosi accurata richiede l’esecuzione di specifici test, che possono evidenziare anche la presenza di altri disturbi, quali la perdita della memoria e dell’orientamento, difficoltà nell’esecuzione degli atti della vita quotidiana.

Sono necessarie delle indagini strumentali?

Certamente. Indispensabile eseguire una risonanza magnetica per valutare la presenza di ischemia o altre lesioni a carico della parte sinistra del cervello. Talvolta sono necessari ulteriori esami come la PET,  che è in grado di valutare l’attività delle singole aree cerebrali quando la risonanza non evidenzia danni della struttura cerebrale.

Quali malattie si possono associare ad afasia?

Le patologie che si possono associare all’afasia sono molte:

  • Ischemia cerebrale
  • Emorragia cerebrale
  • Tumori
  • Morbo di Alzheimer e demenze
  • Sclerosi multipla
  • Una causa molto frequente è la fibrillazione atriale, aritmia cardiaca che causa la formazione di piccoli trombi che, per motivi anatomici, causano spesso piccole ischemie  a livello del centro della parola 

Come è possibile trattare l’afasia?

Dopo aver trattato le malattie che hanno scatenato il problema, è possibile affidarsi alla logopedia per recuperare le capacità linguistiche, o a metodi e strumenti di comunicazione alternativi.

Neurologia
Dottor Fabio Reverberi
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