Che cos’è la trombosi venosa profonda e come si manifesta?

La trombosi venosa profonda (TVP) è determinata dall’ostruzione di uno o più tronchi dell’asse venoso profondo di un arto o di un altro distretto, da parte di un ostacolo intravasale costituito dal trombo, determinato dalla coagulazione intravasale del sangue, provocando un immediato aumento della pressione in quella zona,  con successiva comparsa di  gonfiore e dolore. 

Le trombosi venose profonde non sono tutte uguali: i pazienti con trombosi venosa profonda distale isolata hanno in genere sintomi ed esiti meno gravi rispetto a pazienti con trombosi venosa prossimale (più vicino al circolo polmonare).

La sintomatologia può, tuttavia, essere assente per la presenza di una trombosi non completamente ostruttiva, e la presenza di un circolo collaterale di scarico della via principale ostruita.

La TVP colpisce circa 800.000 persone ogni anno, principalmente gli anziani (specie chi è affetto da malattie croniche o patologie che possono compromettere la coagulazione del sangue) o chi è costretto a rimanere seduto a lungo, per esempio durante un viaggio in aereo. Si tratta di una malattia grave che può portare anche all’embolia polmonare, una condizione che si verifica quando un trombo si stacca dalla parete del vaso sanguigno generando un embolo che ostruisce uno o più arterie, impedendo al sangue ricco di ossigeno di arrivare ai polmoni.

Ce ne parla la dott.ssa Federica Flenda, chirurgo vascolare presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Murat.

Quali sono i sintomi di una trombosi venosa profonda?

La sintomatologia dipende dal calibro della vena interessata, dall’estensione della trombosi in più vene dell’asse profondo, dalla sede distale o prossimale, e dalla morfologia del trombo parzialmente o totalmente occludente.

I sintomi sono generalmente il gonfiore importante, che non si risolve spontaneamente, il dolore, le variazioni di colore della cute, che può risultare pallida, arrossata o cianotica, l’arto colpito risulta più caldo rispetto al controlaterale.

I campanelli d’allarme possono essere: gonfiore alla gamba, caviglia e piede; crampi ai polpacci; riscaldamento zona interessata e cambiamenti del colore della pelle.

in alcuni episodi, specialmente in regioni distali, potrebbe tuttavia essere asintomatica.

Quali sono le cause di una trombosi venosa profonda?

Le cause della trombosi venosa profonda possono essere diverse, come:

·  Età avanzata

·  Familiarità

·  Obesità

·  Stile di vita sedentario

·  Terapie Ormonali

·  Tumori e chemioterapia

·  Vene varicose

·  Problemi di coagulazione

·  Fumo

·  Gravidanza

·  Immobilità prolungata

·  Ictus

·  Traumi al bacino, all’anca o alla gamba

·  Malattie infiammatorie croniche

·  Interventi chirurgici

·  Uso di cateteri prolungato

Quando è necessario consultare uno specialista?

È fondamentale contattare uno specialista vascolare quando il gonfiore della gamba è sempre presente, non cambia con il riposo, si manifesta in un solo arto.

Nella maggioranza dei casi, il gonfiore è accompagnato da dolore, rossore e calore dell’arto interessato.

Come avviene la diagnosi di una trombosi venosa profonda?

La diagnosi è strumentale, mediante l’esame EcoColorDoppler venoso che permette lo studio del sistema venoso profondo e superficiale; definisce la sede della trombosi; l’estensione, ovvero il coinvolgimento di più vene dell’asse profondo; la morfologia del trombo, totalmente occludente o parzialmente, flottante o adeso alla parete del vaso; la data di insorgenza, recente o non recente.

Cosa succede se si sottovalutano i sintomi?

La trombosi venosa profonda, se trascurata e non curata immediatamente, può essere la causa di un’embolia polmonare, complicazione molto grave che provoca:

  • difficoltà nella respirazione
  • affanno (dispnea)
  • dolore toracico che peggiora durante la respirazione
  • collasso improvviso

Nei casi più gravi, un’embolia massiva bilaterale può essere anche fatale.

In presenza quindi di dolore, gonfiore alle gambe, dispnea e dolore toracico è necessario rivolgersi immediatamente al medico

È possibile prevenire la trombosi venosa?

Sarà il proprio medico a consigliare una linea da seguire per una corretta prevenzione, che prevede l’utilizzo di calze elastocompressive, preventive o terapeutiche, in base alla situazione clinica, ed un eventuale terapia medica di supporto. 

Per evitare casi di trombosi sarà tuttavia utile evitare periodi di immobilità prolungata (se costretti a stare seduti per molto tempo è importante alzarsi di tanto in tanto o muovere le gambe, anche premendo i piedi sul pavimento). 

I rischi possono essere ridotti anche mantenendo il peso forma, non fumando e tenendo sotto controllo la pressione.

Chirurgia Vascolare
Dott.ssa Federica Flenda
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