Il test da sforzo, noto anche come test ergometrico, è un esame cardiologico che prevede la registrazione continua di un elettrocardiogramma (ECG) durante uno sforzo controllato e di intensità graduale che può essere effettuato pedalando su una speciale cyclette o camminando su una pedana inclinata.
Durante il test, il paziente esegue un’attività fisica che provoca un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, determinando una maggiore richiesta di sangue da parte del cuore.
Ce ne parla il dottor Gianluca Ruffin, cardiologo presso Humanitas San Pio X e l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
A cosa serve il test da sforzo?
Il test cardiovascolare da sforzo è particolarmente indicato in caso di sospetta coronaropatia o di cardiopatia ischemica nota, perché permette di evidenziare eventuali anomalie del tracciato elettrocardiografico dovute a un flusso alterato del sangue attraverso le coronarie.
Inoltre, il continuo monitoraggio dell’elettrocardiogramma durante il test può rilevare l’insorgenza di aritmie (ventricolari o sopraventricolari) o di anomalie della conduzione atrioventricolare sempre sotto sforzo.
Come si esegue il test da sforzo?
Per eseguire il test vengono applicati sul petto del paziente dei piccoli dischi adesivi (elettrodi) collegati a un monitor che consente di visualizzare il ritmo cardiaco.
Durante il test con cicloergometro il paziente pedala su una cyclette; durante il test su pedana mobile, cammina su un tapis roulant. In entrambi i casi, la persona lavora con carichi crescenti, mentre viene registrato l’elettrocardiogramma e misurata la pressione, sotto la supervisione del medico.
Il test da sforzo ha una durata di circa 10-15 minuti.
Il test cardiovascolare da sforzo è pericoloso o doloroso?
Il test cardiovascolare da sforzo è generalmente sicuro e non doloroso quando eseguito in una struttura sanitaria con personale qualificato.
Vi possono essere alcune controindicazioni in alcuni tipi di pazienti, come quelli con grave insufficienza cardiaca, che verranno valutati dal personale medico prima di procedere all’esecuzione del test.
Sono previste norme di preparazione?
Prima di sottoporsi al test, il paziente deve essere a digiuno da almeno 3 ore; non aver assunto tè o caffè e fumato sigarette per tutta la durata della giornata. La sospensione di un’eventuale terapia è a discrezione del medico che richiede l’esame.
È consigliabile un abbigliamento adatto all’esecuzione di un esercizio fisico.
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