Dolore al piede, alla caviglia, al ginocchio o all’anca, ma non solo. Il supporto propriocettivo Formthotics è un plantare studiato per risolvere e prevenire molti problemi legati alla postura e ai nostri piedi. Come funziona?
Ne abbiamo parlato con il dottor Patricio Spallarossa, fisioterapista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
Perché è importante prendersi cura dei propri piedi?
“Il piede, che noi abbiamo sempre relegato come struttura secondaria del nostro corpo, sta assumendo un ruolo sempre più importante”, spiega il dottor Spallarossa, “sia dal punto di vista propriocettivo, che da quello muscolare e articolare. Il piede rappresenta infatti una grandissima interfaccia – se non l’unica – che abbiamo con il mondo esterno e il terreno. È importante quindi saper curare e curarsi della salute dei piedi, non solo dal punto di vista muscolare e articolare, ma anche da come lo appoggiamo sul terreno.
Tutti i giorni, infatti, siamo chiamati a compiere gesti come camminare, correre e saltare. Già da bambini ma anche nella vita adulta appoggiare correttamente il piede è fondamentale. Durante questo processo la riabilitazione è un intervento terapeutico cardine, perché permette di correggere tempestivamente l’appoggio del piede e prevenire a lungo andare dolori articolari e muscolari a carico di caviglia, ginocchia e schiena”.
Che cos’è il supporto propriocettivo Formthotics?
“Si tratta di un supporto inserito all’interno della scarpa, studiato sulla conformazione del piede del paziente grazie alle abilità del clinico e del fisioterapista che insieme selezionano e adattano questo plantare in modo rapido ed efficiente. È un metodo clinico completo per migliorare la funzione di gamba, ginocchio, anca, caviglia e piede”.
Nel processo di prevenzione e riabilitazione, il supporto propriocettivo formthotics può essere un alleato fondamentale per riuscire a correggere eventuali anomalie dell’appoggio del piede e mantenere il risultato per un lungo periodo”, continua il dottore.
Come avviene la visita?
“Durante la visita di valutazione vengono effettuati sei test clinici oggettivi e sei passaggi utili per selezionare, adattare e regolare dei supporti personalizzati.
Questo sistema si basa su una forte base scientifica e su intuizioni teoriche e cliniche di professionisti provenienti dal mondo dello sport, della podologia e della riabilitazione.
Nel momento in cui il fisioterapista confeziona un paio plantari valuta il corpo della persona in tutti i suoi aspetti posturali, andando a correggere e migliorare – partendo dai piedi -aspetti anche i disallineamenti del bacino e della colonna”.
Per quali patologie può essere utile questo supporto?
Le patologie per cui questo tipo di supporto propriocettivo può essere utile, sono molteplici (vanno sempre valutate con lo specialista fisioterapista) e possono essere:
– Dolore a gambe e piedi durante il cammino e la corsa
– Dolore al tendine d’Achille
– Ricorrenti distorsioni di caviglia
– Dolori localizzati a livello dell’arco plantare (la cosiddetta fascite plantare)
– Rigidità articolari dell’arto inferiore causate dall’artrite
– Mal di schiena posturale (soprattutto se aumenta col cammino o con la corsa)
– Correzione del piede piatto
– Dolori alle caviglie, al ginocchio, o all’anca
– Supinazione e pronazione del piede
– Sindrome dello stress tibiale
Come viene costruito il plantare Formhotics?
“Il plantare Formhtotics viene modellato a caldo – dopo l’accurata scelta del livello di correzione e dei test clinici – direttamente sul piede del paziente per adattarsi alle sue esigenze, migliorando il supporto e il controllo”, dichiara il dottor Spallarossa.
“La termoformatura ottimizza le prestazioni del supporto creando un contatto totale tra il piede e il plantare all’interno della calzatura. Questi plantari potranno essere adattati parecchie volte (per poterli personalizzare anche di fronte ad un’evoluzione dell’appoggio del piede) e manterranno la nuova forma anche dopo un uso intenso e il riscaldamento, per garantire un supporto totale e duraturo.
La grande rivoluzione di questo processo permette di modellare il supporto ortesico a temperature relativamente basse. In confronto, la maggior parte degli altri plantari in schiuma EVA (etilene vinil acetato), che sono stampati a compressione, non possono essere formati o rimodellati in modo efficace perché il loro processo di produzione con lo stampaggio a caldo e a compressione altera la struttura del materiale di costruzione stesso, impedendo alla schiuma di assumere una nuova forma e quindi, in caso di modifiche, deve essere ricostruito da capo.
Conclusioni
“Diverse attività richiedono differenti tipi di supporto e si adattano a scarpe diverse per persone diverse. Il supporto propriocettivo ortesico viene modellato per soddisfare ogni esigenza di attività; infatti, è possibile scegliere – in fase di valutazione clinica e termoformatura – tra varie opzioni di larghezza, lunghezza, profilo dell’arco plantare, profilo del tallone, forma della punta e densità della schiuma per soddisfare le esigenze del paziente, assicurando che si adattino alle scarpe necessarie per ognuno”, conclude lo specialista.
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