La capsulite adesiva, detta anche spalla congelata o frozen shoulder, è una patologia della spalla caratterizzata da un forte dolore che impedisce alla persona di sollevare il braccio oltre la testa (come quando ci si pettina o si cerca di prendere un oggetto su uno scaffale) e superare il gluteo quando si cerca di toccare la schiena, impedendo un gesto che le donne fanno ogni giorno quando allacciano il reggiseno.
Si tratta, infatti, di una malattia che interessa soprattutto la popolazione femminile tra i 30 e 50 anni e che, sulla base dei fattori predisponenti, può comparire (in circa il 20-30% dei casi), prima in una spalla e poi nell’altra spalla.
Ce ne parla il dott. Andrea Lisai, medico ortopedico e chirurgo, specializzato nelle patologie della spalla, presso Humanitas San Pio X e Humanitas Medical Care di Monza.
Quali sono le cause della capsulite adesiva?
Le cause della capsulite adesiva non sono ancora chiare; tuttavia, si ritiene che i possibili fattori di rischio possano essere:
· malattie metaboliche come il diabete
· dislipidemie
· patologie del surrene
· patologie neurologiche
· cause ormonali ed endocrine (come patologie della tiroide e delle paratiroidi)
· traumi a bassa energia (come uno strattone improvviso mentre si porta il cane al guinzaglio)
· traumi ad alta energia (secondari, ad esempio, a traumi che hanno provocato fratture del trochite o del collo omerale, una lussazione della spalla, ma anche di interventi alla spalla, ad esempio per una tendinite calcifica o per una lesione della cuffia dei rotatori, oppure a seguito di chirurgia mammaria per tumore al seno, o impianto di pacemaker)
· disturbi di ansia e depressione.
Dolore alla spalla: cosa fare?
In caso di dolore al movimento, prima che la spalla si blocchi completamente “congelandosi”, è raccomandabile rivolgersi a un ortopedico esperto in patologie della spalla.
Lo specialista valuta come e di quanto è ridotto il movimento, eseguendo anche un’ecografia durante la visita, se necessario.
Cosa si vede con l’ecografia alla spalla?
L’ecografia consente di escludere la presenza di patologie della cuffia dei rotatori, individuare eventuali piccole fratture, verificare immediatamente la presenza di sinovite articolare o di un’infiammazione che se non risolta tempestivamente può degenerare in fibrosi retraente (l’infiammazione non curata induce un’aumentata produzione di alcune cellule chiamate fibroblasti e miofibroblasti che generano bande fibrose che irrigidiscono la spalla e la bloccano).
Come viene trattata la capsulite adesiva?
In alcuni casi, la capsulite adesiva si risolve da sola, in altri è necessaria una terapia conservativa, a base di cortisone, per ridurre l’infiammazione e un ciclo di infiltrazioni ecoguidate all’interno dell’articolazione.
La prima infiltrazione viene eseguita già durante la prima visita in modo da alleviare subito il dolore, che in genere scompare già dopo 2-3 giorni. Successivamente, secondo i tempi stabiliti dall’ortopedico, è fondamentale iniziare la fisioterapia per ripristinare la mobilità dell’articolazione ed evitare che la spalla si blocchi di nuovo.
In caso di diagnosi tardiva, sarà necessario eseguire l’intervento chirurgico in artroscopia.
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