Dolore o sensazione di bruciore durante la minzione? Bisogno persistente di urinare? Potrebbe trattarsi di calcoli renali, piccoli “sassolini” che si formano all’interno della via urinaria. Una patologia molto diffusa che solo in Italia colpisce circa il 10% della popolazione maschile e il 5% della popolazione femminile.
Per accertare o meno la diagnosi è importante sottoporsi ad un’ecografia per valutare l’entità del problema e capire come procedere, perché se di grandi dimensioni, i calcoli richiedono spesso un trattamento medico per consentire loro di passare attraverso il tratto urinario.
Ne abbiamo parlato con Giacomo Gulizia, ecografista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Bresso.
Che cosa sono i calcoli renali?
I calcoli renali si formano all’interno dei reni quando le sostanze presenti nelle urine si accumulano e per sovrasaturazione precipitano formando delle formazioni dure (simili a piccoli sassolini); per tale motivo è importante bere molto per prevenirne la formazione evitando la precipitazione dei soluti. Nella maggior parte dei casi (circa il 90%) sono composte da ossalato di calcio e sono radiopachi.
In altri casi, sono costituiti da altre componenti chimiche, come:
· I calcoli di fosfato di calcio: sono sempre radiopachi ma meno frequenti.
· I calcoli di acido urico (molto frequenti): si formano soprattutto nelle persone che hanno un’acidità urinaria superiore alla norma; sono radiotrasparenti, cioè invisibili nelle radiografie standard ma non alla ecografia;
· I calcoli di cistina (rari): si manifestano generalmente fin dall’infanzia e causano calcolosi complesse, voluminose, molto dure e difficili da trattare;
· I calcoli generati dalle infezioni delle vie urinarie: sono provocati da batteri.
Quali sono i sintomi dei calcoli?
Spesso i calcoli non presentano sintomi fino a quando non si muovono attraverso l’uretere, il condotto che collega il rene alla vescica, causano l’insorgenza della colica.
I sintomi possono essere:
- Dolore acuto, che si irradia verso il basso (fino all’inguine), al fianco e alla schiena (nella parte sotto le costole)
- Bisogno di urinare con frequenza
- Presenza di sangue nelle urine
Si possono associare un corteo di sintomi detti neurovegetativi:
- Nausea e vomito
- Sudorazione
- Pallore
- Tachicardia
- Febbre e brividi (in presenza di un’infezione)
La presenza di febbre in un paziente con una colica renale è sempre motivo di accesso in pronto soccorso.
Come vengono diagnosticati i calcoli renali?
Solitamente, i calcoli renali vengono diagnosticati con un’ecografia dell’apparato renale che evidenzia con grande efficienza segni indiretti della presenza di una colica renale (dilatazione del rene a monte) e segni diretti potendo mettere in evidenza il calcolo a livello del rene, del primo tratto dell’uretere o della vescica. In caso di dubbi o in cui bisogna decidere la strategia chirurgica più adatta, può essere suggerita una TAC.
Che cos’è l’ecografia dell’apparato urinario?
È un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per valutare lo stato di salute degli organi dell’apparato urinario (come reni, vie urinarie e vescica) e di quelli ad essi contigui. Consente di studiare volumetria e morfologia renali, e a individuare la presenza di eventuali patologie organiche, quali malformazioni, cisti, tumori, calcoli.
Come si svolge l’ecografia dell’apparato urinario?
Dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla pelle del paziente a livello addominale e lombare, il medico appoggia e muove, sulla parte in esame, una sonda collegata all’apparecchiatura ecografica, in grado di produrre sezioni anatomiche fedeli delle strutture esaminate. In genere il paziente viene valutato in posizione supina, talora anche sul fianco o in posizione prona.
È un esame non è invasivo che non comporta rischi per il paziente e dura mediamente tra i 15 e i 20 minuti.
Come ci si prepara all’ecografia dell’apparato urinario?
Il giorno dell’esame il paziente deve presentarsi con vescica piena, non urinando per le due ore precedenti, o bere un litro d’acqua un’ora prima del suo inizio per avere una distensione vescicale moderata. La sera precedente è preferibile una dieta leggera.
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