Spesso, quando si deve affrontare un intervento chirurgico, ciò che fa più paura, oltre all’operazione, è l’anestesia generale. Sebbene le procedure vengano spiegate in anticipo, i dubbi che preoccupano i pazienti sono sempre tanti.
Il dottor Gian Andrea Bona, anestesista presso il centro Humanitas Medical Care di Varese, ha risposto alle vostre domande più frequenti.
Che cos’è l’anestesia?
L’anestesia è la perdita di sensibilità ottenuta con l’impiego di farmaci. Può essere generale (totale), caratterizzata da perdita di coscienza o locale, che interessa solo alcune parti del corpo.
L’anestesia locale è più che sufficiente ad abolire il dolore nella zona d’intervento senza necessariamente avere perdita di coscienza. Sempre più frequentemente l’anestesia locale viene accompagnata da farmaci ansiolitici o sedativi che riducono molto lo stato d’ansia.
L’anestesia generale è una condizione indotta da farmaci caratterizzata da :
- Perdita di coscienza (dormo).
- Amnesia (non ricordo).
- Assenza di movimento durante l’intervento.
- Minima risposta autonoma agli stimoli chirurgici (pressione sanguigna, frequenza cardiaca, temperatura ed altri parametri restano normali).
- Reversibilità (mi sveglio quando tutto è finito).
Perché l’anestesia generale fa paura?
Un intervento chirurgico può preoccupare molto e le paure sono generalmente legate a eventuali complicanze determinate dall’intervento o a reazioni avverse all’anestesista.
L’anestesia generale fa paura perché si perde il controllo: il paziente avverte di essere in una posizione di passività e inerzia rispetto a quello che gli accadrà.
Fa paura perché si teme di svegliarsi durante l’intervento. Questa è un’evenienza molto rara, grazie anche al monitoraggio della funzione cerebrale intraoperatorio.
Difficilmente l’anestesia comporta problemi o disagi psicologici nel postoperatorio e lo stress post traumatico è da considerarsi una rarità.
L’anestesia generale è pericolosa?
In caso di chirurgia d’elezione (programmata), il paziente accede a un colloquio e a una visita con il medico anestesista. Questo permette di programmare un’anestesia personalizzata, sartoriale, la più idonea al caso, al fine di:
- Minimizzare i rischi
- Valutare il rapporto costo/beneficio dell’intervento
- Scegliere il tipo di anestesia
- Ricorrere a tecniche alternative all’anestesia generale.
L’età non è da considerare più come fattore limitante, sono le patologie associate e l’urgenza dell’intervento ad aumentare il rischio.
Il rischio di mortalità da anestesia generale è molto basso per la chirurgia programmata, tende ad aumentare molto in caso di intervento in urgenza o emergenza, quando cioè il paziente arriva sul letto operatorio in condizioni di pericolo di vita.
In quanto tempo si smaltisce l’anestesia?
I farmaci che si usano oggi in anestesia vengono eliminati rapidamente, nel giro di poche ore. Eventuali disturbi nel post operatorio possono essere:
- Effetti collaterali da farmaci o manovre chirurgiche (compreso lo stress post chirurgico)
- I farmaci dati dopo l’intervento
- Le condizioni generali del paziente.
Quali sono gli effetti collaterali più frequenti?
Gli effetti collaterali più frequenti per l’anestesia generale sono:
- Nausea/vomito
- Mal di gola
- Brividi
- Flebite o dolore nel punto d’iniezione
- Dolori muscolari
- Stato confusionale (di norma di breve durata)
- Ematomi.
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