Radiografia, ecografia, Tac, risonanza magnetica, MOC e mammografia sono gli esami più noti tra quelli eseguiti nell’ambito della diagnostica per immagini.
Le apparecchiature oggi disponibili sono sempre più sensibili e precise consentendo quindi di ottenere diagnosi più precise, soprattutto nei casi in cui questa venga eseguita in una fase ancora precoce della malattia.
L’ambulatorio di Radiologia di Humanitas Medical Care di Bergamo mette a disposizione dei propri pazienti radiografie standard, ecografie, risonanza magnetica muscolo scheletrica e aperta e mammografie – assicurando loro un triplice vantaggio.
Abbiamo chiesto al dottor Andrea Nardi, radiologo referente dell’Ambulatorio di via Camozzi 10, quali sono questi vantaggi.
Dottor Nardi qual è il primo vantaggio di cui possono godere i pazienti dell’Humanitas Medical Care di Bergamo?
«Il primo vantaggio è dovuto al fatto che è possibile sottoporsi ai vari esami disponibili, senza doversi recare per forza in un ospedale. Il che comporta anche la possibilità di godere di un’ampia disponibilità di giorni e orari per l’esecuzione degli stessi».
Qual è invece, il secondo vantaggio?
«Il secondo vantaggio consiste nel fatto che da noi è possibile ritirare immediatamente il referto, senza dovere attendere alcun tempo e senza avere l’obbligo di doversi recare una seconda volta nel Centro medico. Quello del ritiro immediato del referto è un vantaggio non indifferente perché consente, a chi ne avesse la necessità, di eseguire in tempi brevi e nello stesso contesto eventuali altri esami richiesti dalla situazione evidenziata dall’analisi radiologica».
Infine, c’è un terzo vantaggio…
«Sì, derivante dal fatto che in via Camozzi offriamo ai pazienti la possibilità di sostenere un colloquio post-esame con il radiologo, un incontro durante il quale c’è la possibilità di apprendere in tempo reale quale sia a grandi linee la propria condizione di salute. Come detto prima, alla lettura e alla spiegazione dei risultati, nei casi in cui vi sia necessità può fare seguito l’indicazione di eventuali ulteriori integrazioni diagnostiche da eseguirsi, quando ce n’è la possibilità, addirittura nell’arco della stessa giornata»».
Il colloquio con il radiologo è un passaggio apprezzato dai pazienti?
«Sì, è un momento di confronto a cui i pazienti tengono molto, perché riescono a capire qual è l’esito dell’esame appena eseguito. Una scelta, quella del colloquio, che ci permette peraltro di completare buona parte delle procedure diagnostiche necessarie a “fotografare” lo stato di salute del paziente, che si possono concludere con una diagnosi in cui venga accertata l’assenza di malattie o in cui vi sia l’indicazione dello specialista considerato più adatto per l’attivazione o la prosecuzione del percorso di cura».
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