Coloro che soffrono di pollinosi dovrebbero stare attenti anche ai cibi presenti in tavola. L’allergia al polline, infatti, in otto pazienti su cento, può essere scatenata anche da frutta e verdura che abitualmente mangiamo. Si tratta delle cosiddette cross-reattività.
Per scoprire meglio cosa sono queste allergie, ne abbiamo parlato con le nostre esperte, la Dottoressa Lucia Testoni e il Dottor Massimo Giorgino, specializzati in Allergologia presso Humanitas Medical Care.
Che cosa sono le cross-reattività?
Le cross-reattività, o allergie crociate, sono sindromi orali allergiche determinate dal contatto con alcuni alimenti vegetali.
Le prime manifestazioni si riscontrano dopo pochi minuti dal contatto e solo nei pazienti che soffrono di allergia a determinati pollini.
I sintomi sono:
- prurito al palato;
- gonfiore alle labbra;
- edema alla glottide;
- manifestazioni cutanee e respiratorie (come l’asma bronchiale).
La cross-reattività più frequente è senza dubbio quella tra mela e betulla, che si osserva in circa il 30% dei pazienti allergici al polline dell’albero.
Quali sono le cross-reattività più frequenti?
Anche nel caso di queste allergie prevenire è sempre meglio che curare. Ecco, quindi, quali sono i “legami” più frequenti tra i pollini che causano allergie e gli alimenti vegetali sulle nostre tavole:
- i pollini di graminacee crociano con frumento, anguria, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, mandorla, pomodoro, arachide;
- i pollini di parietaria crociano con gelso, basilico, pisello, melone, ciliegia, pistacchio;
- i pollini di betulacee crociano con mela, pera, fragola, lampone, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, mandorla, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, kiwi, arachide, noce, nocciola;
- i pollini di composite crociano con miele di girasole o di tarassaco, camomilla, olio e semi di girasole, margarina, dragoncello, genepì, lattuga, cicoria, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, anguria, melone, mela, castagna, pistacchio, banana, arachide, noce, nocciola.
Come curare queste allergie?
Il consiglio migliore e più sicuro è quello di evitare gli alimenti che potrebbero scatenare una reazione orale allergica durante il periodo di pollinazione. Negli ultimi anni, tuttavia, è stata prospettata una terapia di desensibilizzazione che, però, è efficace solo in alcuni casi. Un ultimo modo per ovviare a queste reazioni spiacevoli, infine, è l’immunoterapia per via iniettiva sublinguale che ha dato risultati soprattutto in relazione all’allergia betulla-mela.
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