La topografia e la pachimetria corneale sono due esami che consentono di valutare lo stato di salute della cornea e la gravità di eventuali difetti della membrana, per individuare il trattamento più idoneo a correggerli. Ma come si svolgono esattamente?
Ce ne parla la Dott.ssa Elsa Scardecchia, ortottista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Monza e Milano (Domodossola e De Angeli).
Che cos’è la cornea?
La cornea è la membrana trasparente che ricopre la parte anteriore dell’occhio (attraverso la quale è possibile vedere l’iride e la pupilla) e rappresenta la lente più importante dell’apparato visivo, quella che ci permette di mettere a fuoco le immagini. Per questo, anche una sua più piccola alterazione, dovuta ad un trauma o una malattia, può compromettere la vista (anche in modo grave).
Quali sono le patologie più frequenti della cornea?
La cornea può essere colpita da numerose patologie, come:
· scompenso corneale
· distrofie
· degenerazioni legate all’età
· esiti di infezioni e traumi
In tutti questi casi la cornea può risultare deformata o opacizzata, e la sua efficacia come lente diminuisce riducendo la vista.
Quali possono essere i sintomi di queste condizioni?
I sintomi principali riscontrati sono l’alterazione della visione, la sensazione di corpo estraneo e la fotofobia (fastidio alla luce). I sintomi possono essere variabili a seconda della patologia.
Quanto sono comuni questi problemi alla cornea?
Le patologie che colpiscono la cornea sono abbastanza frequenti, ed è per questo che un’accurata prevenzione con una visita specialistica e con l’utilizzo di strumentazione specifica può essere fondamentale per una diagnosi precoce.
Nel caso specifico del cheratocono si ha un’incidenza di 1 caso per 10.000 abitanti.
Cosa sono la topografia e la pachimetria corneale?
La topografia corneale permette di misurare la curvatura della superficie della cornea, mentre la pachimetria corneale consente di misurarne lo spessore.
Perché è importante valutare le curvature e lo spessore della cornea?
Lo spessore corneale è di fondamentale importanza per il rapporto tra quest’ultimo e la pressione intraoculare, perché permette di definire l’affidabilità della misurazione.
Conoscere il valore delle curvature e dello spessore consente di avere la possibilità di intervenire tramite laser chirurgico per la correzione di difetti refrattivi quali miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Come avvengono la topografia e la pachimetria corneale?
Durante la topografia, il paziente, da seduto (con la fronte e il mento appoggiati ad appositi sostegni), deve fissare per pochi secondi una sorgente luminosa.
Lo strumento utilizzato è il topografo corneale, che acquisisce immagini della cornea proiettando sulla sua superficie degli anelli concentrici. Queste immagini vengono poi elaborate da un computer che calcola la curvatura e costruisce la mappa della superficie della cornea.
Nella pachimetria, il paziente viene fatto accomodare su di uno sgabello o poltrona. Successivamente, viene instillato nell’occhio del paziente un collirio anestetico e il medico appoggia sulla superficie della cornea una sonda (pachimetro ultrasonico) per rilevarne lo spessore (la misurazione può essere ripetuta più volte se necessario). Quando inizia l’acquisizione dell’esame il paziente fissa una sorgente luminosa in modo continuo per pochi secondi durante i quali lo strumento esegue una serie di scansioni della cornea. Un computer dedicato esegue le analisi morfologiche e morfometriche, estrae il valore pachimetrico rilevato in svariati punti della superficie corneale e il valore di spessore corneale minimo rilevato.
A chi si rivolgono la topografia e la pachimetria corneale?
La topografia corneale si rivolge principalmente alle persone affette da cheratocono e ai pazienti che devono essere sottoposti a chirurgia refrattiva o che hanno già affrontato un intervento con il laser.
Viene tuttavia considerato anche un esame di screening che può essere utile a tutti, a prescindere dall’eventuale presenza di patologie.
La pachimetria è indicata in particolare ai pazienti con o a rischio di glaucoma, ai pazienti affetti da patologie corneali, come il cheratocono, e a quelli che devono sottoporsi ad un intervento di chirurgia corneale (come cross-linking, trapianto di cornea o in chirurgia refrattiva).
La topografia e la pachimetria corneale sono esami dolorosi?
Entrambi gli esami sono indolore, alla portata di tutti e ogni paziente sarà messo nelle migliori condizioni possibili per sostenerli in totale tranquillità e serenità.
La topografia e la pachimetria corneale richiedono norme di preparazione specifiche?
Per avere un valore più preciso e attendibile, sia per la topografia che per la pachimetria, è necessario che il paziente portatore di lenti a contatto le tolga circa 3 giorni prima.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici