L’ecografia addominale è un esame di diagnostica per immagini che consente di visualizzare gli organi collocati all’interno dell’addome per individuare la presenza di eventuali anomalie. È possibile esaminare tutto l’addome; un organo specifico (come il fegato); solo l’addome inferiore (dove si potranno vedere nell’uomo: vescica, prostata, vescichette seminali; nella donna: vescica, utero e ovaie); solo l’addome superiore (dove, per esempio, si vedranno lo stomaco, il pancreas, i reni, la milza, la cistifellea o il fegato).
Ne abbiamo parlato con Giacomo Gulizia, ecografista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Bresso.
Che cos’è l’ecografia addominale?
Come dicevamo, l’ecografia addominale permette di studiare forma, struttura, dimensioni, funzionalità, o eventuali alterazioni degli organi presenti nell’addome ma anche dei tessuti e vasi sanguigni.
A cosa serve l’ecografia addominale?
Questo esame consente di individuare:
- Eventuali formazioni espansive benigne e maligne dei maggiori organi addominali
- Patologie infiammatorie o infettive dei maggiori organi addominali (lo studio delle anse intestinali richiede un esame dedicato).
- Calcoli renali o biliari
Inoltre, l’ecografia addominale consente di eseguire esami di screening e di controllo di aneurismi dell’aorta addominale e per monitorare il decorso di una malattia.
Quali sono i sintomi che possono rappresentare un campanello d’allarme e che dovrebbero essere indagati con un’ecografia addominale?
Sicuramente il dolore addominale. Per esempio, un dolore addominale in ipocondrio destro (ovvero nella zona dove è presente il fegato) può nascondere una calcolosi della colecisti o un colangiocarcinoma; oppure, nel seguire pazienti diabetici, dislipidemici o che fanno abuso di alcol, che hanno un rischio aumentato di sviluppare steatosi epatica, condizione frequente e nella maggior parte dei casi asintomatica, che può evolvere verso una steatoepatite e arrivare a determinare anche una cirrosi epatica. L’ideale è comunque fare precedere una valutazione medica e un esame obiettivo per inviare i pazienti con un preciso sospetto clinico, poiché l’ecografia è molto più efficace quando mirata.
Come si esegue l’ecografia addominale?
Il paziente viene invitato a distendersi sul lettino ecografico. Successivamente, viene distribuito un po’ di gel sul suo addome, per far scorrere meglio la sonda ecografica e favorire la trasmissione degli ultrasuoni in profondità.
Durante l’esame, il medico potrebbe invitare il paziente a cambiare posizione, oppure inspirare profondamente e trattenere il fiato, per vedere meglio la struttura che necessita esaminare.
Quanto dura l’ecografia addominale?
L’esame dura circa 20-30 minuti.
Occorre qualche preparazione particolare prima di sottoporsi all’ecografia addominale?
Per sottoporsi all’ecografia addominale completa o superiore è necessario che il giorno dell’esame il paziente sia a digiuno da almeno 6 ore (se compatibile con le terapie in atto) e con la vescica piena (può bere, ma solo bevande non gassate).
Se l’appuntamento è nel pomeriggio, 6 ore prima fare un pasto leggero (se il paziente è diabetico, dovrà contattare il suo medico per eventuali variazioni sulla preparazione).
Per l’ecografia dell’addome inferiore si raccomanda al paziente di non urinare nelle 2-3 ore precedenti l’esame e di bere almeno mezzo litro di acqua mezz’ora prima del test (sono esclusi i bambini ed i pazienti cardiopatici o nefropatici sottoposti a restrizioni idriche, che dovranno chiedere in merito al proprio medico curante).
Informazioni per il giorno dell’esame:
· Portare cartelle cliniche, esami di laboratorio e soprattutto precedenti ecografie.
· Assumere le eventuali terapie in corso secondo lo schema abituale.
· Per una miglior definizione dell’esame i pazienti adulti con noti problemi di meteorismo (gas intestinale) possono assumere un integratore a base di carbone vegetale
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