Vertigini e disturbo dell’equilibrio, mal di testa, disturbi della memoria, perdita di sensibilità agli arti, difficoltà della parola o di coordinazione. La visita neurologica è utile in presenza di tutti quei disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) o quello periferico (costituito da tutti gli altri elementi nervosi, incluse le strutture che presiedono alla funzionalità della vista, dell’udito, dell’equilibrio e della sensibilità), per capire la natura del problema e meglio circoscriverlo. Ma quando è necessaria e come funziona?
Ne abbiamo parlato con il dott. Maurizio Gaddo Quarti, neurologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
Quali sono le patologie più trattate dal neurologo?
Le patologie più spesso trattate dal neurologo sono:
- Tutte le varie forme di mal di testa
- Disturbi della memoria e della concentrazione
- Disturbi del sonno
- Disturbi del linguaggio
- Disturbi dell’equilibrio
- Disturbi del movimento e della marcia
- Epilessia ed episodi di perdita di coscienza
- Malattie cerebrovascolari, come l’ictus, Malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica
- Patologie autoimmuni che portano a vari focolai di sofferenza del sistema nervoso centrale come la Sclerosi Multipla
- Problemi al midollo spinale e dolori di tipo nevritico e radicolare (discopatie, ernie del disco)
Quando si va dal neurologo e perchè?
Tra i sintomi che potrebbe indicare un problema di natura neurologica, possono esserci:
- difficoltà di coordinazione
- debolezza muscolare
- alterazioni delle capacità sensoriali (inclusi il tatto, la vista e l’olfatto),
- formicolii
- problematiche di memoria aggiungere
Come si svolge la prima visita neurologica?
Durante la prima visita neurologica il medico raccoglie l’anamnesi del paziente, informandosi sulla storia clinica e familiare, il suo stile di vita e i sintomi che lo hanno portato a richiedere un consulto.
Successivamente, il medico esegue un esame neurologico e un colloquio che valuti lo stato mentale del paziente, comprese le sue funzioni del linguaggio, dei movimenti, e il riconoscimento di suoni, oggetti e colori e delle funzioni del sistema vegetativo autonomo (che permettono al corpo di funzionare autonomamente con respiro, battito cardiaco, sudorazione, pressione arteriosa, etc.), valutando anche il senso di equilibrio e di orientamento, i riflessi, la reazione degli occhi agli stimoli visivi e le sensibilità superficiali e profonde.
Quanto tempo ci vuole per una visita neurologica?
La visita neurologica dura circa 30 minuti ma dipende dall’esperienza dello specialista.
Devo presentarmi da solo o farmi accompagnare?
Dipende dalla scelta del paziente che può sentirsi più sicuro ad essere accompagnato o nel caso di deterioramento cognitivo, disturbi del linguaggio, età avanzata.
Quali sono gli esami neurologici?
Per approfondire la diagnosi, lo specialista può affidarsi a procedure come:
- Angiografia: permette di esaminare i vasi sanguigni;
- Elettroencefalogramma: misura l’attività elettrica cerebrale;
- Potenziali evocati: permettono di misurare l’integrità delle funzioni visive, uditive e della percezione del proprio corpo;
- Elettromiografia: serve a valutare la funzionalità dei muscoli
- Pet: utilizzata per differenziare l’Alzheimer da demenze di altro tipo;
- Tests cognitivi: per valutare l’integrità delle funzioni psichiche superiori, quali memoria, concentrazione,linguaggio messo a posto la spaziatura
- Risonanza magnetica: consente di visualizzare lo scheletro, le articolazioni e gli organi interni;
- Tac: consente di studiare gli organi (come il cervello) e le strutture vascolari;
- Test al Tensilon: test utilizzato per diagnosticare la miastenia gravis, una condizione che compromette la comunicazione tra muscoli e nervi.
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