Il certificato medico non agonistico consente di valutare lo stato di salute generale di chi decide di intraprendere o pratica già un’attività sportiva, al fine di prevenire patologie gravi, specialmente di natura cardiologica, nel corso delle attività svolte. Come funziona e chi lo rilascia?
Lo abbiamo chiesto al dott. Antonello Cuccaro, cardiologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese.
Quando serve il certificato medico non agonistico?
Il certificato medico per attività non agonistica è obbligatorio per alcune categorie di sportivi, in particolare per i ragazzi che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalla scuola; per chi svolge attività organizzate dal CONI (o dagli Enti da esso riconosciuti), da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali e alle Discipline associate, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982; per chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi.
Chi può prescrivere il certificato medico di idoneità alla pratica sportiva non agonistica?
Secondo l’articolo 3 del Decreto del Ministro della salute del 24 aprile 2013, i certificati possono essere rilasciati soltanto:
· dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti;
· dal medico specialista in medicina dello sport;
· dai medici della Federazione Medico Sportiva del Comitato Olimpico Nazionale.
La certificazione prevede la visita del medico dello sport e l’elettrocardiogramma debitamente refertato dal cardiologo, a prescindere dall’età.
Come avviene la visita per il certificato medico non agonistico?
La visita consta di una dettagliata raccolta anamnestica mirata soprattutto alla ricerca di eventuali patologie familiari di sospetta natura cardiologica o alla presenza di patologie dell’atleta, assunzione di farmaci ecc. che potrebbero compromettere l’attività da svolgere.
A quali esami viene sottoposto il paziente?
Il paziente viene sottoposto ad un esame obiettivo generale, ECG e misurazione della pressione arteriosa sanguigna.
Perché è importante valutare la funzionalità del cuore in chi pratica sport?
La visita medica e l’ECG eseguito potrebbero rivelare alterazioni o comunque creare i presupposti per avviare un corretto iter diagnostico/terapeutico cardiologico con lo scopo di anticipare patologie potenzialmente pericolose per l’atleta, anche in presenza di un completo benessere fisico e di una normale tolleranza all’esercizio fisico.
Quando il certificato non può essere rilasciato?
Il medico che esegue la visita potrebbe valutare la presenza di condizioni che richiedono ulteriori accertamenti, nell’attesa dei quali può non essere concessa l’idoneità all’attività sportiva non agonistica. Successivamente potrà essere concessa in base all’esito degli accertamenti effettuati.
Che validità ha il certificato medico non agonistico?
12 mesi, salvo variazioni decise dal medico.
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