Che cos’è la cheratite?
La cheratite è un’infiammazione della cornea, la lente più potente dell’occhio, fondamentale per il passaggio della luce verso le strutture interne. Quando la cornea si infiamma o si opacizza a causa di infezioni o traumi, la sua capacità di far passare correttamente la luce viene compromessa, provocando un calo della vista. Questa condizione richiede un trattamento tempestivo per evitare danni permanenti alla vista.
La cheratite può presentarsi in diverse forme, tra cui:
- Cheratite puntata: un’infiammazione che colpisce l’epitelio corneale, spesso causata da infezioni batteriche, virali o da traumi, come l’uso scorretto di lenti a contatto o interventi chirurgici oculari.
- Cheratite erpetica: provocata dal virus Herpes Simplex (VHS) o da altri membri della famiglia degli Herpes, come l’Herpes Zoster e l’Adenovirus. Questo virus può essere trasmesso tramite il contatto diretto con secrezioni infette e una volta contratto, rimane latente nei nervi dell’occhio, riattivandosi in situazioni di stress o debolezza del sistema immunitario, causando ulcere corneali e lesioni cutanee.
- Cheratite neurotrofica: è una forma degenerativa che si manifesta quando il nervo trigemino, che controlla la sensibilità della cornea, subisce un danno, come può accadere in pazienti con diabete o sclerosi multipla. La perdita di sensibilità della cornea impedisce il normale processo di riparazione.
Quali sono le cause della cheratite?
La cheratite può derivare da molteplici cause, tra cui:
- Infezioni batteriche, virali, fungine o protozoarie: i portatori di lenti a contatto e chi frequenta piscine, mari o laghi sono particolarmente a rischio. In questi ambienti, gli agenti patogeni possono aderire alle lenti a contatto e provocare infezioni.
- Malattie sistemiche: condizioni come l’artrite reumatoide, il diabete e altre malattie autoimmuni possono causare cheratite secondaria. Anche le allergie possono essere una causa scatenante.
- Fattori fisici e ambientali: l’esposizione al fumo o ai raggi ultravioletti (come quelli delle lampade abbronzanti) costituisce un fattore di rischio.
Quali sono i sintomi della cheratite?
I sintomi della cheratite possono variare in intensità e comprendono:
• Sensazione di corpo estraneo nell’occhio
• Lacrimazione e secrezioni (purulente o mucose)
• Dolore o bruciore oculare
• Fotofobia (sensibilità alla luce)
• Offuscamento della vista
• Prurito
• Arrossamento oculare (iperemia).
Come viene diagnosticata la cheratite?
La diagnosi di cheratite viene effettuata da un medico oculista tramite un esame specifico alla lampada a fessura. Questo strumento, composto da un microscopio e una fonte luminosa, consente di osservare le alterazioni della cornea e confermare la diagnosi.
Come si cura la cheratite?
Il trattamento della cheratite dipende dalla causa sottostante:
- Cheratite infettiva: se l’infezione è di origine batterica, il trattamento prevede l’uso di antibiotici, somministrati (per via orale); nelle forme virali, la terapia prevede l’uso di colliri o unguenti antivirali associati a terapia antivirale sistemica. Per favorire la riepitelizzazione, possono essere utilizzati lacrimali artificiali, lenti a contatto terapeutiche o un bendaggio oculare.
- Cheratite non infettiva: per lo più autoimmune, viene trattata con farmaci che dilatano la pupilla e provocano il rilascio del muscolo ciliare, per ridurre il dolore e l’infiammazione ed evitare la formazione di aderenze tra iride e cristallino (sinechie). Gli oculisti possono anche prescrivere pomate oftalmiche antibiotiche o richiedere il bendaggio dell’occhio per 24 ore o più.
- Cheratite dovuta a malattie autoimmuni: vengono utilizzati colliri a base di cortisone.
- Casi più gravi: quando la cornea è gravemente danneggiata si può ricorrere ad un autotrapianto o allotrapianto di cellule staminali limbari. In caso di cicatrice corneale, la superficie della cornea può recuperare la sua trasparenza con un trattamento levigativo laser – PTK, ovvero fotocheratectomia terapeutica con laser ad a eccimeri per recuperare la visione.
La visita oculistica è utile per valutare le condizioni di salute degli occhi e quindi diagnosticare o escludere la presenza di patologie oculari.