Squame

Il termine “squame” viene utilizzato in ambito dermatologico per indicare la formazione, sull’epidermide, di una particolare sostanza, la cheratina che, a seconda dei casi, è visibile ad occhio nudo poichè rialzata rispetto al livello della pelle. Una delle ragioni di tale sintomo può essere un semplice ricambio di cellule della cute (successivamente espulse per essere poi sostituite con delle nuove). Le malattie legate alla formazione di squame sono: psoriasi, scabbia, pitiriasi, tinea versicolor e dermatite. Bruciore, arrossamento, formazione di placche o papule e prurigine sono i sintomi più comuni che si presentano in concomitanza di queste squame; ne esistono di vari tipi: squame farinose, furfuracee, pitiriasiche e madreperlacee.

Quali sono i rimedi contro le squame?

La cura contro la formazione di squame sulla pelle viene stabilita a seconda del tipo di malattia che ne è all’origine. In ogni caso,è preferibile evitare cure casalinghe e chiedere sempre consiglio al proprio medico. Medicazioni o rimedi inadeguati possono infatti peggiorare la condizione della pelle e scatenare irritazioni, allergie, infezioni che vanno a danneggiare ulteriormente la cute.

Quali malattie si possono associare alla presenza di squame?

Le malattie associate alle squame sono:

È bene precisare che questo elenco non è esaustivo.

Squame, quando rivolgersi al proprio medico?

E’ consigliato consultare il medico se si dovessero formare delle “squame” sulla pelle e, a seconda della gravità, potrebbe essere necessario recarsi in Pronto Soccorso.

 

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