Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma (muscolo che si trova sotto la trachea e in prossimità dei polmoni); il singhiozzo si verifica quando le corde vocali si chiudono troppo in fretta e ciò provoca il classico suono. Le cause riscontrate sono: uso di alcolici e di bevande gassate, stress, assunzione eccessiva di cibo o di cibo bollente e speziato, ingestione di aria, eccitamento e cambio repentino di temperatura. Se il singhiozzo perdura per più di due giorni, potrebbero esservi delle complicazioni o irritazione dei nervi, un’infezione a carico del sistema nervoso, malattie metaboliche, effetti collaterali legato all’uso di medicinali, trauma cranico e tumore. Disturbi così gravi sono più ricorrenti negli uomini e possono compromettere la comunicazione orale, il riposo e la nutrizione.
Quali sono i rimedi contro il singhiozzo?
Spesso il singhiozzo svanisce autonomamente dopo qualche minuto. Tra i rimedi utili per arrestarlo vi sono: sorseggiare acqua trattenendo il respiro, eseguire gargarismi o provare a espirare in un sacchetto. Se necessario, il medico potrebbe prescrivere alcuni medicinali o, nei casi critici, ricorrere a iniezioni di anestetici per la sollecitazione del nervo vago. Anche l’agopuntura e l’ipnosi sono trattamenti ritenuti molto validi.
Quali malattie si possono associare al singhiozzo?
Le malattie associate al singhiozzo sono:
- Cisti nel collo
- Diabete
- Ebola
- Encefalite
- Gozzo
- Ictus
- Insufficienza renale
- Laringite
- Meningite
- Reflusso gastroesofageo
- Sclerosi multipla
- Tumori del collo
È bene precisare che questo elenco non è esaustivo.
Singhiozzo, quando rivolgersi al proprio medico?
Se il disturbo del singhiozzo si protrae per oltre due giorni, procura problemi durante l’assunzione di cibo e disturba il riposo, compromettendo la respirazione, è necessario consultare un medico.