Nicturia

La nicturia è l’esigenza di urinare spesso durante la notte. Questo sintomo può colpire sia donne che uomini ed è più frequente nella fase dell’invecchiamento. All’origine ci possono essere disturbi del sonno oppure poliuria (emissione di oltre 2 litri di urina in 24 ore); quest’ultima può essere anche solo notturna, quando si ha una produzione eccessiva di urina durante la notte. A causa della poliuria può esservi un problema di diabete oppure un’assunzione sovrabbondante di liquidi. In caso di poliuria notturna, i fattori scatenanti possono essere di varia natura: gonfiore degli arti, problemi di cuore, apnee ostruttive del sonno, eccesso di vitamina D e uso di diuretici. Se invece la nicturia è attribuibile a problemi alla vescica, vi possono essere in corso infiammazioni, infezioni, iperplasie benigne, tumori e ostruzioni.

Quali sono i rimedi per la nicturia?

La cura più adatta contro la nicturia dipende dalla causa che ha scatenato il problema. Alcuni importanti accorgimenti possono essere, ad esempio, la riduzione di alcol e caffè o la sospensione di alcuni farmaci. In altre circostanze, per combattere questo disturbo, sono indicati  diuretici che controllano la produzione di urina, anticolinergici per regolarizzare l’attività della vescica, e infine la desmopressina che agisce sui reni, aiutandoli a produrre la giusta quantità di urina. Se si soffre di incontinenza notturna, si suggerisce di dormire mantenendo le gambe lievemente rialzate e indossando calze a compressione graduata, per evitare l’eccessivo ristagno di liquido negli arti. Se invece il problema è legato ad apnee notturne, è consigliato rivolgersi ad uno pneumologo o specialista del sonno, in modo da iniziare un trattamento conforme al proprio problema.

Quali malattie si possono associare alla nicturia?

Le malattie associate a nicturia sono:

È bene precisare che questo elenco non è esaustivo.

Nicturia, quando rivolgersi al proprio medico?

Nei casi di manifestazione della nicturia è sempre bene chiedere un parere al proprio medico curante il quale potrebbe ritenere opportuno sottoporre il paziente ad una visita presso un urologo per ulteriori approfondimenti. 

 

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