Dopo un’operazione chirurgica, molti pazienti sperimentano una temporanea perdita di sensibilità in corrispondenza o intorno al sito di incisione, descrivendola come una sensazione di formicolio e intorpidimento. Si tratta di sintomi comuni che nella maggior parte dei casi si risolveranno durante il processo di recupero. Tuttavia, la durata delle sensazioni dipende molto dal corpo del paziente, dal suo tasso di guarigione e dal tipo di procedura usata.
Quali sono le cause di intorpidimento e formicolio dopo un intervento chirurgico?
L’intorpidimento può verificarsi dopo l’intervento chirurgico per diversi motivi, soprattutto se il paziente è stato sottoposto ad anestesia.
Altre tre possibili cause di intorpidimento includono:
- Immobilità forzata
Rimanere fermi sul tavolo operatorio per un lungo periodo di tempo può causare intorpidimento. Più lungo è l’intervento chirurgico, maggiore sarà la possibilità che il sintomo possa presentarsi. Basti pensare a come ci si sente dopo essere rimasto seduto troppo a lungo con le gambe incrociate: una gamba potrebbe “addormentarsi”, oppure dare la sensazione di avere come spilli e aghi.
- Lesioni nervose
Indipendentemente da dove si verifica l’intervento chirurgico, è probabile che le incisioni taglino o danneggino i nervi. Il danno a questi nervi può causare una significativa perdita di sensibilità fino a quando il corpo non ha la possibilità di ripristinare i nervi al loro precedente stato di salute.
- Infezioni
Un’infezione può bloccare la trasmissione di segnali di dolore al cervello
Quando migliora la sensazione di intorpidimento?
L’intorpidimento in genere migliora notevolmente quando l’anestesia svanisce. La maggior parte dei pazienti sperimenta un completo recupero in uno o due giorni dopo l’intervento chirurgico. Tuttavia, il danno ai nervi richiede più tempo per risolversi: possono occorrere da sei mesi a un anno prima di avere guarigione completa.