L'urochinasi è un agente trombolitico che agisce dissolvendo i coaguli nel sangue.
A cosa serve l'urochinasi?
L'urochinasi viene somministrata nel trattamento di eventuali coaguli presenti nel sangue, a livello dei polmoni.
Come viene somministrata l'urochinasi?
L'urochinasi si assume in una struttura ospedaliera tramite iniezione endovenosa lenta, nell'arco di 12 ore continuative. Nel frattempo, i parametri vitali (respiro, pressione e ossigeno) vengono tenuti strettamente sotto controllo.
Effetti collaterali dell'urochinasi
Fra i possibili effetti collaterali dell'urochinasi troviamo:
- gravi emorragie a seguito di interventi chirurgici
- iniezioni o prelievi di sangue
- emorragie interne, per esempio a livello gastrointestinale, del cervello o dei muscoli
Per questo è necessario contattare immediatamente un medico in caso di:
- arrossamenti delle dita
- cefalea forte e improvvisa
- debolezza improvvisa
- difficoltà a parlare
- difficoltà nella minzione
- dolore o senso di oppressione al petto che si estendono alle spalle
- emorragie o lividi inattesi
- febbre, brividi, sintomi simil influenzali
- forte aumento della pressione
- gonfiori e aumento di peso improvviso
- labbra o unghie cianotiche
- mal di schiena o di stomaco
- nausea
- problemi di equilibrio o alla vista.
- problemi di respirazione
- sangue nel vomito
- sangue nelle feci
- sangue nelle urine
- sangue nell'espettorato
- sensazione di malessere
- sintomi allergici, per esempio orticaria, difficoltà di respirazione e gonfiori a viso, labbra, lingua o gola
- sudorazione eccessiva
Controindicazioni e avvertenze associate all'uso di urochinasi
L'urochinasi non deve essere assunta in caso di:
- allergia al principio attivo
- aneurisma
- emofilia o altri disturbi della coagulazione del sangue
- emorragie interne
- ictus, interventi di chirurgia spinale o di rianimazione cardiopolmonare subiti di recente
- ipertensione
- tumore al cervello
È inoltre importante comunicare al medico la presenza delle seguenti condizioni:
- coaguli a livello cardiaco
- emorragie gastrointestinali recenti
- endocardite batterica
- gravi malattie epatiche o renali
- gravidanza, allattamento o parto nei 10 giorni precedenti
- interventi chirurgici o trapianti nei 10 giorni precedenti
- problemi oculistici associati al diabete.