Che cos’è la mizolastina?
La mizolastina è un antistaminico indicato per il trattamento sintomatico delle riniti e delle congiuntiviti allergiche stagionali, delle riniti e delle congiuntiviti allergiche perenni e dell'orticaria.
Come funziona la mizolastina?
La mizolastina agisce come antagonista a lunga durata dei recettori H1 dell'istamina (i recettori H1 del'istamina mediano la maggior parte dei sintomi presenti nei disturbi allergici). È indicata per il trattamento sintomatico delle riniti e delle congiuntiviti allergiche stagionali, delle riniti e delle congiuntiviti allergiche perenni e dell'orticaria.
Come si somministra la mizolastina?
In genere la somministrazione di mizolastina avviene per via orale, sotto forma di compresse. Nei ragazzi con più di 12 anni di età e negli adulti, la dose raccomandata è pari a 10 mg (una compressa) al giorno.
Effetti collaterali
Tra gli effetti collaterali più frequentemente riportati troviamo patologie gastrointestinali come:
- diarrea,
- dolore addominale (compresa dispepsia),
- xerostomia,
- nausea.
Molto frequenti risultano anche i seguenti effetti:
- astenia (spesso transitoria),
- aumento dell'appetito associato all'aumento di peso.
Più rari invece risultano:
- cefalea,
- vertigini,
- ipotensione,
- tachicardia,
- palpitazioni,
- reazioni allergiche che includono anafilassi, angioedema, rash cutanei/orticaria generalizzati, prurito.
In genere l'assunzione di mizolastina non comporta alterazioni nella capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari: tuttavia si raccomanda – soprattutto nel caso di pazienti anziani – di controllare la risposta individuale al farmaco prima di mettersi alla guida e/o di eseguire lavori che richiedono particolare concentrazione.
Controindicazioni e avvertenze
Diverse sono le controindicazioni all'assunzione di mizolastina:
- soggetti con ipersensibilità al principio attivo;
- pazienti in cura con antibiotici macrolidi e antimicotici imidazolici sistemici;
- pazienti con disfunzioni epatiche (l'assunzione di questo farmaco può provocare una significativa riduzione della funzionalità epatica);
- presenza di malattie cardiache clinicamente significative o anamnesi di episodi aritmici sintomatici;
- bradicardia clinicamente significativa.
I pazienti anziani possono essere particolarmente sensibili all'effetto sedativo della mizolastina.
Poiché non è stata stabilita la sicurezza dell'uso della mizolastina in gravidanza, è bene evitarne l'assunzione soprattutto durante il primo trimestre. Dal momento che la mizolastina risulta presente nel latte materno, il suo uso non è raccomandato nelle donne che allattano al seno.