Si tratta di piante, funghi e licheni dalle proprietà terapeutiche utilizzati – in molti casi sin dall'antichità – come erbe dalle proprietà curative. Le tecniche della medicina moderna hanno permesso di individuare fitoterapici veri e propri distinguendoli dai prodotti di erboristeria e dalle erbe semplici.
Sono tutti quei medicinali – ufficialmente approvati dall'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), che ne ha verificato la qualità, l’efficacia e la sicurezza – che sono in grado di curare una malattia o uno stato patologico, il cui principio attivo è una sostanza vegetale. Questi medicinali vengono commercializzati esclusivamente nelle farmacie: per alcuni di essi è indispensabile la prescrizione medica, mentre altri sono acquistabili come medicinali da banco.
I prodotti erboristici – al contrario – non possiedono alcuna autorizzazione all'immissione in commercio e non possono quindi essere definiti medicinali, sebbene in alcuni casi si ravvisi una qualche loro proprietà farmacologica.
Come si assumono i fitoterapici?
Come per molti altri farmaci, i fitoterapici sono trovabili in commercio sotto forma di compresse, capsule o sospensione da assumere per via orale. Sebbene alla loro base ci siano delle sostanze vegetali, il loro effetto a livello farmacologico è dimostrato e confermato, così come gli eventuali effetti collaterali: i fitoterapici devono quindi sempre essere assunti su prescrizione medica e seguendo strettamente le indicazioni circa la posologia che le modalità di assunzione. Non attenersi a quanto sopra, potrebbe ridurre l'assorbimento del farmaco o rendere addirittura inutile la cura.
Controindicazioni dei fitoterapici
Sebbene i principi attivi alla base dei fitoterapici siano di fatto vegetali, il loro effetto farmacologico è dimostrato e confermato, e quindi nel loro utilizzo è opportuno prestare la medesima attenzione che si dedica usualmente all'assunzione di tutti gli altri medicinali. È pertanto di fondamentale importanza che la quantità di prodotto assunto si differenzi in base alle caratteristiche della persona (peso, età, condizioni di salute, ecc.) proprio come accade con i medicinali tradizionali. È altresì opportuno ricordare che i principi attivi fitoterapici – come accade per ogni altro farmaco – possono causare degli effetti collaterali o delle controindicazioni, generare reazioni allergiche, provocare interazioni dannose con altri medicinali o con alcuni alimenti, risultare pericolosi durante gravidanza e/o allattamento.
I principali farmaci fitoterapici sono:
- Propoli
- Rabarbaro
- Semi di psylium
- Senna
- Valeriana
- Cascara
- Cimicifugae racemosae rhizoma
- Fragula
- Frangula
- Ginkgo biloba
- Ginseng
- Iperico
- Acido folico
- Agar
- Aloe
- Aloe vera (Aloe gastrointestinale)
- Ipriflavone
- Melissa officinalis
- Metilergonovina
- Olio di ricino
- Passiflora
- Probiotici