Che cos’è la Clomipramina?
La Clomipramina è un antidepressivo triciclico. Pare che agisca inibendo la ricaptazione della noradrenalina e della serotonina, che contribuiscono a contrastare i comportamenti ossessivo-compulsivi, con complessivo effetto antidepressivo.
A cosa serve la Clomipramina?
La Clomipramina è utilizzata nella terapia dei disturbi ossessivo-compulsivi e nel trattamento di stati depressivi di varia origine.
Come si assume la Clomipramina?
La Clomipramina viene somministrata per via orale, in genere sotto forma di capsule.
Al fine di prevenire l’insorgenza di problemi gastrici è preferibile assumere il farmaco a stomaco pieno.
La Clomipramina può richiedere qualche settimana prima di essere efficace, ma il trattamento non deve mai essere sospeso senza prima parlarne con il medico.
Quali sono gli effetti collaterali della Clomipramina?
Fra i possibili effetti avversi associati all’uso della Clomipramina i più comuni sono a carico del tratto gastroenterico e del sistema nervoso centrale. Tra gli effetti più frequenti sono inclusi:
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costipazione
- diarrea
- sonnolenza
- secchezza delle fauci
- mal di testa
- irritabilità
- perdita dell'appetito
- nausea
- incubi
- sudorazioni
- stanchezza
- fastidi allo stomaco
- vomito
- debolezza
- variazioni di peso
- capogiri
È importante contattare temepstivamente un medico nel caso in cui compaiano segni e sintomi riconducibili a una reazione allergica, da ipersensibilità o da iperdosaggio, come:
- rash
- orticaria
- prurito
- difficoltà respiratorie
- senso di oppressione al petto
- gonfiore di volto, bocca, labbra o lingua
- problemi nella sfera sessuale
- dolori al petto
- stato confusionale
- svenimenti
- battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare
- febbre
- arrossamenti
- minzione frequente o difficoltosa
- cambiamenti del comportamento
- cambiamenti d'umore
- intorpidimenti o pizzicori
- attacchi di panico
- acufeni
- convulsioni
- forti capogiri
- forte sonnolenza
- mal di gola
- mal di stomaco
- pensieri suicidi
- testicoli gonfi
- tremori
- insonnia
- difficoltà a camminare o a mantenere l'equilibrio
- tic al volto o della lingua
- rigidità o movimenti incontrollati degli arti
- emorragie o lividi
- peggioramento della depressione
- ittero
Poiché la Clomipramina può causare pericolosi capogiri, durante il trattamento è importante fare attenzione quando ci si alza da posizione sdraiata o seduta, soprattutto al mattino.
È infine bene evitare di surriscaldarsi per prevenire il rischio di gravi eventi cardiaci.
Quali sono le controindicazioni all’uso della Clomipramina?
La Clomipramina non deve essere assunta se nei 14 giorni precedenti sono stati assunti linezolid o MAO inibitori o se si è reduci da un recente infarto.
Inoltre prima di iniziare il trattamento è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco o alimento
- di altri medicinali, di fitoterapici e di integratori che si stanno assumendo, in particolare busipirone, cimetidina, fentanile, flecainide, aloperidolo, litio, metilfenidato, fenotiazine, propafenone, chinidina, SSRI, SNRI, erba di San Giovanni, tramadolo, triptani, triptofano, linezolid, MAO inibitori, barbiturici, anticolinergici, anticoagulanti, carbamazepina, digossina, simpatomimetici, clonidina, guanetidina, guanfacina, farmaci per la tiroide e medicinali contenenti blu di metilene
- se si è reduci da un infarto
- di eventuali problemi di abuso di alcol
- nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di ipertiroidismo, problemi al surrene, glaucoma, aumento della pressione intraoculare, malattie cardiache, renali o epatiche, diabete, convulsioni, difficoltà di minzione, porfiria o altre malattie del sangue, pensieri suicidi, disturbo bipolare o altre malattie psichiatriche
- in caso di gravidanza o allattamento al seno
È inoltre importante informare chirurghi e dentisti di un trattamento con la Clomipramina in corso.
Avvertenze
L’uso della Clomipramina è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento (poiché viene escreta nel latte materno).
L’assunzione del farmaco può interferire con la capacità di guida di veicoli o di macchinari potenzialmente pericolosi, in quanto può indurre effetti, come la sonnolenza, in grado di alterare lo stato di attenzione e di vigilanza del paziente. Tali effetti possono essere aggravati dall’assunzione di alcol o di altri farmaci.