Che cos'è il grongo?
Il grongo (nome scientifico Conger conger) è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Congridae. Esso vive nelle acque dell'Oceano Atlantico orientale, dalla Norvegia all'Islanda, fino al Senegal. È presente anche in parte del Mar Nero e nel Mar Mediterraneo, anche nelle acque italiane. Ama i fondali fangosi o sabbiosi, e può vivere anche oltre i 400 metri di profondità. Durante il giorno si nasconde, in modo simile a quanto fanno le murene, prediligendo gli anfratti rocciosi o, in alternativa, insabbiandosi. Di notte, invece, esce dal suo nascondiglio per andare a caccia.
Quali sono le proprietà nutrizionali del grongo?
100 g di grongo apportano circa 74 Calorie.
In particolare, con 100 g di grongo si assumono:
18,6 g di proteine
4,6 g di grassi
L'esatto apporto calorico può variare a seconda di fattori come la freschezza del pesce e il tipo di produzione.
Quando non è consigliato mangiare il grongo?
Non risulta che il consumo di grongo possa interferire con l'assunzione di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbio è meglio chiedere consiglio al proprio medico prima dell’ingestione dell’alimento.
Stagionalità del grongo
Il grongo si pesca durante tutto l'anno utilizzando i più diversi sistemi di cattura. È anche spesso preda della pesca sportiva. Il periodo della deposizione delle uova è il mese di agosto.
E’ disponibile sul mercato sia fresco che inscatolato.
Possibili benefici e controindicazioni del grongo
Il consumo di grongo aiuta a soddisfare il fabbisogno proteico dell’organismo umano, apportando proteine di origine animale di qualità elevata. Inoltre, non è un alimento particolarmente ricco di grassi, e quelli presenti sono di qualità migliore rispetto a quella di altri grassi di origine animale.
Disclaimer / Esclusione di responsabilità
Le informazioni qui riportate rappresentano esclusivamente indicazioni generali, e non vogliono in alcun modo sostituirsi al parere dei medici. Per conseguire un regime alimentare sano ed equilibrato, è sempre meglio affidarsi ai consigli e ai suggerimenti del proprio medico curante o di un medico nutrizionista.