Carne di manzo Kobe


 

Cos'è la carne di manzo Kobe?

La carne di manzo Kobe – dalla città di Kobe in Giappone (isola di Honshu) – è un alimento di origine animale ottenuta da bovini della razza Wagyu (da "wa", giapponese, e "gyu", manzo, quindi "manzo giapponese"). È caratterizzata dalla presenza di venature di grasso all'interno del tessuto muscolare (detta “marezzatura”) e da un prezzo particolarmente elevato.

Quali sono i valori nutrizionali?

Una porzione di circa 100 grammi apporta circa 250 calorie così composte:

    24 g di lipidi, di cui 10 g di grassi saturi, 1,3 g di grassi trans e colesterolo

    20 g di proteine

    sodio

    ferro

Quando è sconsigliata la carne di manzo Kobe?

Non sono note interazioni nocive tra carne manzo Kobe e farmaci. In caso di dubbi, è sempre meglio rivolgersi al proprio medico curante o a un esperto di nutrizione.

Dove trovare la carne di manzo Kobe

La carne di manzo Kobe è un prodotto di nicchia e si trova solo in esercenti di fascia alta.

Possibili benefici e controindicazioni

La carne di manzo Kobe contiene proteine di alta qualità e ferro eme (ferro facilmente assimilabile dall'organismo), importante per la produzione dei globuli rossi e quindi per contrastare l’anemia. Tuttavia, la sua tipica marezzatura, ovvero quella caratteristica che le dà sapore e la conferisce tenerezza rendendo questa carne molto apprezzata, rende questa carne particolarmente ricca di grassi rispetto alla carne di altre razze di manzo. Tali grassi sono per lo più grassi saturi e il loro consumo non dovrebbe superare il 10% delle calorie introdotte quotidianamente con il cibo. Inoltre la carne di manzo Kobe è fonte di colesterolo e anche in questo caso le dosi quotidiane non dovrebbero superare i 300 mg. Infine, la carne di manzo giapponese è fonte di grassi trans di origine naturale.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista. Per assicurarsi una nutrizione sana ed equilibrata è sempre meglio affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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