Cosa sono le amarene?
L’amarena è il frutto del Prunus cerasus, una pianta appartenente al gruppo delle Rosaceae. Se ne conoscono oltre 250 varietà, ma solo una parte di queste è commercializzata.
Le amarene possono raggiungere una lunghezza di 2 cm e una profondità di 1,8 cm, con un colore che spazia dal rosso chiaro al rosso intenso. Al loro interno racchiudono un seme marrone chiaro.
Quali sono le proprietà nutrizionali delle amarene?
100 g di amarene contengono 84,2 g di acqua e appena 42 Calorie, il 92% delle quali sotto forma di carboidrati (10,2 g di zuccheri solubili e 1,1 g di fibra alimentare). Il rimanente 8% è costituito da proteine, mentre i lipidi sono praticamente assenti.
Fra i micronutrienti, la vitamina C è quella più importante: 100 g di amarene ne offrono 7 mg, a fronte di un contenuto di 0,4 g di niacina (vitamina B3 o PP), 0,03 g di tiamina (vitamina B1), 0,05 g di riboflavina (vitamina B2) e 24 µg di vitamina A (retinolo equivalente). Nello specifico, il contenuto di vitamina A può persino superare di quasi 10 volte quello tipico delle ciliegie. Invece il minerale più presente è il potassio (114 mg in 100 g di frutto), a cui fanno seguito calcio (15 mg), fosforo (17 mg), ferro (0,4 mg) e sodio (2 mg). Infine, le amarene contengono derivati cumarinici, un glicoside tipico (il 2,3-dihydro-wogonin-7-mono-beta-D-glucoside), flavonoidi e numerose molecole dalla funzione antiossidante, compresi il kempferolo e la quercetina. Tra le ultime molecole identificate nel frutto è incluso il cyanidin-3-glycoside, molecola che pare essere associabile al miglioramento della sensibilità all’insulina e dell’iperglicemia.
Inoltre, nel succo di amarena sono state riconosciute queste molecole: amigdalina, acido citrico, acido malico, saccarosio, glucosio, tannini, antocianine e quercetina.
Quando non mangiare le amarene?
A oggi non esistono prove certe della possibile interferenza del consumo alimentare di amarene con quello di farmaci o di altre molecole, anzi, lo sciroppo di amarena viene usato per coprire il sapore troppo sgradevole di alcuni medicinali.
Stagionalità delle amarene
L’estate è la stagione delle amarene, nello specifico il mese luglio. In Italia la raccolta dei frutti comincia verso la metà di giugno, così da essere poi indirizzati al mercato o alla trasformazione. Le amarene possono infatti essere trasformate in succo o conservate sciroppate, candite, sotto spirito o sotto forma di confetture o sciroppi.
Possibili benefici e controindicazioni delle amarene
Studi scientifici hanno identificato nell’amarena la presenza di composti che potrebbero giustificare azioni di tipo antiossidante e antinfiammatorie. Stando a uno studio della Michigan State University (East Lansing, Stati Uniti) alcuni di questi composti antinfiammatori sarebbero 10 volte più attivi rispetto all’aspirina, nei confronti della quale presenterebbero anche il vantaggio di non presentare effetti collaterali indesiderati. Le antocianine svolgerebbero invece un’azione antiossidante che potrebbe aiutare a inibire lo sviluppo dei tumori, contrastare le malattie cardiovascolari e, possibilmente, ritardare i processi di invecchiamento.
A oggi non parrebbero esistere controindicazioni al consumo delle amarene che, a parte un caso di contaminazione da parte di una micotossina (la patulina), sembrano sicure anche sotto il profilo tossicologico.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista. Per assicurarsi una nutrizione sana ed equilibrata è sempre meglio affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.