La malnutrizione è molto frequente nei pazienti con tumore al pancreas: la maggior parte arriva alla diagnosi con una perdita di peso importante e un profondo stato di deperimento generale.
Prima di poter procedere all’intervento chirurgico è essenziale correggere lo stato nutrizionale del soggetto, poiché la malnutrizione è associata ad una prolungata degenza in ospedale, a maggiori complicanze postoperatorie e rischi di re-ospedalizzazione.
Ce ne parla il professor Alessandro Zerbi, specialista in chirurgia generale presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Premuda, responsabile chirurgia del pancreas di Humanitas e docente di Humanitas University.
Che cosa comporta l’asportazione di una porzione di pancreas?
L’intervento interferisce in modo sistemico su tutto l’organismo, interferendo sul nostro stato di benessere. Inoltre, togliendo parte del pancreas, avremo meno produzione di enzimi pancreatici (insufficienza esocrina) e insulina (diabete mellito). Questo perché i due compiti del pancreas sono produrre enzimi per assorbire i cibi che mangiamo e produrre insulina che ci aiuta a mantenere normali i livelli di glicemia nel sangue.
Il rapporto tra nutrizione e chirurgia pancreatica è duplice: da un lato la malattia causa una malnutrizione del paziente, dall’altro la chirurgia può peggiorare o creare un problema di nutrizione.
Come viene valutato lo stato nutrizionale del paziente?
Lo stato nutrizionale del paziente si può valutare in molti modi: innanzitutto, considerando la perdita di peso nel tempo, poi visitando il paziente per cogliere eventuali segni clinici di malnutrizione ed infine analizzando alcuni valori nel sangue (come l’albumina).
Come viene gestita la correzione del paziente malnutrito in vista dell’intervento chirurgico?
Si può gestire supplementando l’alimentazione con integratori alimentari ed altri preparati specifici, associati a consigli comportamentali. Nei casi più severi si può ricorrere ad una nutrizione artificiale di tipo enterale o endovenoso.
Che ruolo svolge il nutrizionista?
Il nutrizionista svolge un ruolo fondamentale nella valutazione dello stato nutrizionale del paziente e nel condividere con il chirurgo la gestione dei supporti nutrizionali e la pianificazione chirurgica, nonché nell’interagire con il paziente per fornire i suggerimenti utili al miglioramento delle sue condizioni.
Come viene gestita la nutrizione post resezione del pancreas?
Attualmente esistono dei protocolli di gestione post-operatoria che prevedono una ripresa dell’alimentazione molto precoce nei primissimi giorni dopo l’intervento, che consentono decorsi brevi e dimissioni rapide, senza aumentare le complicanze post-operatorie. in questo modo si può ridurre il rischio di comparsa di problemi di malnutrizione post operazione.
Quando il paziente potrà tornare a mangiare come prima?
Nelle prime settimane dopo l’intervento è necessario fare pasti piccoli, mangiando poco e spesso. Successivamente, si torna piano piano ad un’alimentazione pressoché normale, solitamente entro un mese dall’intervento, con la sola avvertenza di limitare l’apporto di grassi ed alcoolici e di assumere una terapia enzimatica sostitutiva per migliorare l’assorbimento.
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