L'Altretamina è un farmaco che agisce rallentando o bloccando la crescita delle cellule tumorali.
A cosa serve l'Altretamina?
L'Altretamina viene somministrata nella terapia delle forme tumorali alle ovaie che non migliorano o addirittura tendono ad aggravarsi dopo il trattamento con altri medicinali.
Come viene somministrata l'Altretamina?
L'Altretamina si assume per via orale sotto forma di capsule. Di norma, la posologia è di 4 assunzioni al giorno, una dopo ogni pasto principale e una prima di coricarsi. Il trattamento può durare dai 14 ai 21 giorni consecutivi e può essere ripetuto ogni 4 settimane.
Il medico può modificare la dose iniziale di Altretamina in base alla risposta al trattamento e agli eventuali effetti collaterali che dovessero presentarsi.
Effetti collaterali dell'Altretamina
L'Altretamina può provocare gravi danni ai nervi. Per questo è importante comunicare immediatamente al medico sintomi come:
- cambiamenti dell'umore
- debolezza a braccia o gambe
- dolore, bruciore, intorpidimento o pizzicore a mani o piedi
- perdita della capacità di muovere braccia o gambe
- perdita di coscienza
Fra gli altri possibili effetti collaterali di questo medicinale troviamo:
- giramenti di testa
- nausea
- pallore
- perdita dei capelli
- perdita dell'appetito
- prurito
- rash cutanei
- stanchezza o debolezza
- svenimenti
- vomito
È importante rivolgersi immediatamente a un medico o recarsi al Pronto Soccorso nel caso in cui il trattamento causi:
- febbre, brividi, mal di gola, tosse e congestione persistenti o altri sintomi di un'infezione in corso
- lividi o emorragie
- piccole macchie tonde e rossastre sulla pelle
- sangue nelle feci o feci scure
- sanguinamenti gengivali
- vomito con sangue o con materiale simile a caffè
Controindicazioni e avvertenze dell'Altretamina
Prima di assumere l’Altretamina è importante comunicare al medico:
- eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco
- gli altri medicinali, fitoterapici e integratori assunti, soprattutto cimetidina, isocarbossazide, fenelzina, piridossina e tranilcipromina
- se si è mai fatto uso di chemioterapici come bendamustina, cisplatino, carmustina, ciclofosfamide, ifosfamide, lomustina, melfalan, procarbazina, temozolomide o tioguanina
- se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi del sistema nervoso o malattie ematiche
- se si è incinta o si sta allattando al seno