È importante prestare particolare attenzione alla salute dei nostri occhi. In condizioni normali il consiglio, in età adulta, è quello di sottoporsi a una vista oculistica almeno ogni due-tre anni. Limite temporale che si deve però ridurre a un anno dopo il compimento del 60 anno.
Questo, come detto, quando non si è in presenza di patologie già diagnosticate che riguardano l’occhio o i suoi annessi, in caso di pregressi interventi chirurgici e quando non ci sono “segnali d’allarme” che ci spingono a sottoporci ad una visita che possa far chiarezza sulla presenza o meno di malattie.
Quali sono i campanelli d’allarme che devono indurci a ricorrere a una vista oculistica? Come si manifestano? Quali le patologie sottostanti? Come ci dobbiamo comportare in loro presenza? Con l’aiuto del Dottor Giovanni Gurreri – Oculista di Humanitas Gavazzeni e Castelli oltre che di Humanitas Medical Care di Bergamo – vediamo i principali.
Corpi mobili, fili, “ragnatele” nel campo visivo
Tante persone dopo i 40-50 anni cominciano a vedere corpi mobili, fili, “ragnatele” che si muovono nel campo visivo con i movimenti oculari, soprattutto quando c’è molta luce e su uno sfondo chiaro. Quando questi segnali si presentano all’improvviso o si modificano e intensificano in un tempo breve, nel giro di poche ore o giorni, insieme a lampi, flash frequenti, insistenti e provenienti sempre dalla stessa parte, è il caso di sottoporsi a una visita oculistica entro 1 o 2 giorni.
Se la sintomatologia è particolarmente intensa e non si ha la possibilità di accedere a una visita urgente è il caso di recarsi a un Pronto soccorso perché questa condizione è dovuta con tutta probabilità al fatto che il vitreo sta esercitando una trazione anomala sulla retina. In questi casi l’oculista deve escludere l’eventuale presenza di una rottura retinica che, se non adeguatamente e tempestivamente trattata, può evolvere in un distacco di retina.
Rossore oculare con sensazione di corpo estraneo
La presenza di un rossore a uno o a entrambi gli occhi, associato o meno a un senso di corpo estraneo che non passa nel giro di pochi minuti, oppure a un forte fastidio o a un’evidente avversione alla luce (fotofobia), deve spingere a sottoporsi a una visita oculistica perché potrebbe esserci la presenza di una congiuntivite o, peggio, di una cheratite.
Improvvisa deviazione dell’occhio
L’improvvisa deviazione dell’occhio, che è sempre stato “dritto” e ora non lo è più, può segnalare la presenza di un problema di natura neurologica che l’oculista, nel corso della sua visita, può riuscire a mettere in evidenza, a seconda di quale sia la causa della deviazione.
Calo della vista
Ci sono varie velocità di insorgenza di un calo della vista. Può essere lento e graduale ed essere causato, ad esempio, da una cataratta. Cali della vista repentini possono essere causati da varie patologie, ad esempio occlusioni vascolari della retina (arteriose o venose) o da neuropatie ottiche. Patologie molto frequenti sono le maculopatie che possono portare, nel giro di pochi giorni, a una visione centrale sfocata e nella percezione di linee, in realtà diritte, ondulate.
Anche patologie sistemiche molto comuni, quali ad esempio il diabete, possono dare cali della vista più o meno rapidi in base a quali porzioni oculari vanno a danneggiare, a volte anche irreversibilmente.
Campo visivo ridotto
Sintomi comuni di una riduzione del campo visivo sono ad esempio perdere la visione periferica (la così detta visione con la coda dell’occhio) o l’inciampare e sbattere ad esempio contro gli spigoli dei tavoli.
Diverse patologie possono portare a una riduzione del campo visivo. Il Glaucoma è la principale in oculistica, ma vi sono anche svariate patologie neurologiche che determinano un coinvolgimento della via visiva. È importante eseguire in questi casi anche una visita oculistica per impedire, ad esempio, la progressione di un eventuale danno glaucomatoso.
Pupille di dimensioni differenti tra loro
Guardandosi allo specchio ci si può rendere conto che le nostre pupille non hanno la stessa dimensione. È quella che viene definita anisocoria, condizione che può essere fisiologica o determinata da problemi di tipo neurologico, relativi all’innervazione delle pupille. Solitamente è grave solo in caso di insorgenza acuta.
È quindi importante eseguire anche una visita oculistica per valutare un’eventuale causa sottostante.
Prurito agli occhi
In genere il prurito agli occhi segnala la presenza di un’allergia ad esempio alla polvere, al pelo di animali o a trucchi. A seguito della visita, l’oculista potrà effettuare diagnosi e consiglierà l’uso di colliri di qualità e dosi variabili, a seconda della condizione riscontrata.
Secrezioni dagli occhi
Le secrezioni, specie se abbondanti e di colorito giallastro, sono il segno di una congiuntivite, spesso di natura batterica. Anche in questo caso è consigliabile sottoporsi a una visita oculistica, a seguito della quale lo specialista disporrà una terapia con collirio quasi sempre antibiotico.
Dolore oculare
Se il dolore all’occhio si presenta all’improvviso e perdura per più di 10 minuti è bene decidere di sottoporsi a una visita oculistica. La causa del dolore potrebbe essere anche una nevralgia, dovuta dunque a problemi di innervazione e quindi di natura neurologica ma non si può però escludere a priori che i problemi non siano legati all’occhio, per cui la visita oculistica anche in questo caso è consigliata.
Occhio secco
Anche se può apparire un controsenso, l’occhio secco causa in genere bruciore ma anche lacrimazione. Non è una condizione che richiede urgenza di intervento, ma una visita oculistica è comunque consigliata, soprattutto alle donne in menopausa (le quali sono maggiormente predisposte) e ai videoterminalisti che, trascorrendo numerose ore davanti a un computer, riducono la frequenza di ammiccamento favorendo quindi un’evaporazione maggiore delle lacrime. L’oculista consiglierà una terapia a base di colliri specifici per la cura di questo disturbo.
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