Tennis, quali sono gli infortuni più comuni?

Problemi alle dita, alle mani, ai polsi. Alcune attività sportive come il tennis,  sport molto praticato a qualsiasi età – sia a livello amatoriale che professionale – che, nonostante rappresenti un’attività sportiva completa con benefici sia dal punto di vista mentale che fisico (ha effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio, migliora la muscolatura in tutto il corpo, consente di lavorare sulla resistenza, sulle articolazioni, sull’equilibrio, sull’agilità e sulla coordinazione), può mettere a dura prova proprio queste strutture.

Quali sono gli infortuni più comuni e come possono essere trattati per consentire ad uno sportivo un recupero più rapido?

Ce ne parla la dott.ssa Laura Frontero, chirurgo della mano presso Humanitas San Pio X, Humanitas Castelli, Humanitas Cellini e gli ambulatori Humanitas Medical Care Milano Murat, Lainate, Camozzi a Bergamo.

Quali sono le patologie più frequenti nel tennis?

Una delle patologie più frequenti è sicuramente il gomito del tennista o epicondilite, un’infiammazione dei muscoli che collegano polso e gomito e che si trovano sul versante laterale del gomito. Servono a tirare su il polso e le dita e, con i movimenti ripetuti di estensione contro una resistenza tipici del tennis, possono infiammarsi determinando dolore dapprima sul versante laterale del gomito che, con il tempo, può irradiarsi a tutto l’avambraccio, limitando l’uso di mano, polso e gomito.

Come si presenta l’epicondilite?

L’epicondilite ha sintomi che si sviluppano in maniera graduale. Dapprima un dolore sul versante esterno del gomito che, con il ripetersi nei giorni dei movimenti di torsione e estensione del polso contro resistenza, può diventare sempre più intenso ed estendersi a tutto l’avambraccio ed associarsi a perdita di forza, rendendo impossibile afferrare anche piccoli oggetti come un bicchiere d’acqua.

Come si fa la diagnosi di epicondilite?

La diagnosi è per lo più clinica. I sintomi che il paziente riferisce, il dolore e la tumefazione sul versante laterale del gomito che diventa estremamente più forte quando il paziente estende il polso contro una resistenza, permettono già di fare diagnosi.

In casi selezionati lo specialista può richiedere una ecografia, una RX o una RMN.

Qual è la terapia per il gomito del tennista?

Il gomito del tennista è una patologia che tende ad autorisolversi con il passare del tempo e con il riposo. Talvolta tuttavia, quando il dolore persiste per settimane o mesi, è utile associare terapie conservative che consentono una guarigione fino al 95% dei casi. Importante ricordare che, se non trattata adeguatamente, può cronicizzare o ripresentarsi.

Per trattare il gomito del tennista è fondamentale procedere per gradi iniziando da:

  • riposo
  • ghiaccio locale a cicli (crioterapia)
  • antinfiammatori su prescrizione del medico curante
  • tutore per il giorno che protegga il gomito nei movimenti dolorosi

Quando rivolgersi allo specialista?

Qualora, nonostante il riposo e la crioterapia, il dolore persista è fondamentale rivolgersi ad uno specialista. Si potrà così confermare la diagnosi ed associare ulteriori trattamenti. Si comincia con la fisioterapia per decontrarre i muscoli infiammati. Il fisioterapista spiegherà inoltre al paziente quali esercizi fare per rinforzare i muscoli dell’avambraccio. Può essere utile associare terapie fisiche quali le onde d’urto e la tecar terapia

Quando si ricorre alla chirurgia?

Nei casi di epicondilite il ricorso alla chirurgia avviene in pochissimi casi.

Quando i sintomi non migliorano dopo circa 1 anno dall’inizio del trattamento conservativo si può pensare di ricorrere alla chirurgia che però richiederà sempre un lungo percorso fisioterapico post operatorio.

Chirurgia plastica
Dott.ssa Laura Frontero
Visite ed Esami
Visita ortopedica della mano o del polso

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