L’ecocolordoppler scrotale è un esame non invasivo che fornisce immagini a colori dei vasi scrotali permettendo di valutarne il flusso sanguigno.
Quando è necessario e cosa permette di diagnosticare?
Lo abbiamo chiesto al dott. Franco Salvetti, specialista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Busto Arsizio.
A cosa serve l’ecocolordoppler scrotale delle vie seminali?
Il testicolo (o didimo), l’organo di riproduzione maschile, è contenuto in una borsa cutanea, lo scroto, appeso all’estremità inferiore del corpo tramite un fascio di nervi, dotti e vasi (il funicolo spermatico) discendente dall’interno dell’addome inferiore tramite il canale inguinale.
Lo sperma, in cui sono contenute le cellule germinali, viene convogliato dal centro del testicolo nella via seminale, composta dall’epididimo e dal dotto deferente lo spinge in senso antigravitario (o craniale) nell’ampolla spermatica, dove viene conservato nelle vescichette seminali poste entrambe ai lati della prostata.
Tutto ciò invariabilmente per il testicolo destro e sinistro.
Il testicolo e la borsa presentano una struttura anatomica molto complessa; tuttavia, la loro facile accessibilità alla palpazione e osservazione medica facilita una prima diagnosi clinica.
L’ecografia morfologica scrotale completa l’esame clinico fornendo immagini utili per definire la presenza di:
· ritardi di crescita del testicolo;
· versamento in una o entrambe le borse scrotali (idrocele);
· cisti di masse neoformate o microcalcificazioni (fattori di rischio per lo sviluppo di neoplasie);
· processi infiammatori in corso;
· estensione di traumi a cui sono particolarmente esposti.
La struttura vascolare è nondimeno altrettanto complessa, l’arteria spermatica porta il vitale ossigeno al testicolo che viene distribuito in modo capillare da una rete di arterie interna al testicolo a cui fa seguito una rete di capillari venosi confluenti prima in una rete di piccole vene (il complesso pampiniforme), poste sia dietro che sopra il testicolo fino a formare la vena spermatica nel funicolo spermatico.
Per motivi anatomici naturali il deflusso del sangue venoso è più facilitato a destra rispetto a sinistra dove si può con maggiore probabilità osservare stasi di sangue venoso nel complesso pampiniforme e conseguente sua dilatazione, nota come varicocele (per completezza di informazione si può avere varicocele anche nel funicolo spermatico).
La medicina diagnostica per immagini si giova per lo studio del flusso sanguigno, di un’importante applicazione dell’effetto DOPPLER, scoperta della fisica delle onde, per stabilire qualitativamente la direzione del sangue nei vasi attribuendo il colore rosso al sangue in arrivo e il colore blu al sangue in allontanamento, noto come ecocolordoppler, e quantitativamente la velocità del sangue con la tecnica pulsata, power doppler.
Chi prescrive l’ecocolordoppler scrotale e delle vie seminali?
La presenza di patologie scrotali e delle vie seminali è già chiara all’esame clinico, pertanto, l’esame ecocolor è normalmente prescritto dall’urologo o dal pediatra.
L’esame clinico, tuttavia, non è sufficiente a definire la diagnosi, diviene così fondamentale completare l’iter diagnostico con l’esame color e power doppler insieme talvolta all’ecografia.
Chi può sottoporsi all’ecocolodoppler scrotale e delle vie seminali?
Tutti i pazienti con patologie scrotali che abbiano avuto l’indicazione all’esame da parte del medico specialista senza distinzione di età e che siano ad un primo esame clinico risultati affetti da patologia vascolare scrotale nella fattispecie il varicocele e la torsione testicolare.
Quali sono i vantaggi dell’ecocolodoppler scrotale e delle vie seminali?
Il varicocele è la patologia venosa più importante delle vie seminali, è più frequente e prevalente nei giovani di età compresa tra 14-20 anni e talvolta nell’età prepubere, e causa infertilità.
Il vantaggio diagnostico dell’ecocolordoppler è individuare i casi eleggibili al trattamento chirurgico. L’ecocolordoppler si presta in modo particolare per lo studio del varicocele poiché evidenzia il reflusso e la stasi sanguigna nel complesso pampiniforme come la persistenza del colore nel flusso di ritorno oltre i 2 sec e la dilatazione del capillare venoso in studio oltre i 3 mm. Il power doppler in questo caso è di più difficile applicazione poiché i vasi sono piccoli, in mani esperte tuttavia il power doppler può costituire un raffinato corollario dell’esame dimostrando l’inversione della velocità di flusso nel vaso venoso in studio.
La classificazione del varicocele più recente e comunemente accettata riconosce cinque gradi di varicosità.
L’esame presuppone l’esecuzione dell’ecocolordoppler con paziente disteso e in piedi con e senza esecuzione della manovra di Valsalva (ovvero ispirazione profonda) e spinta a polmoni pieni in modo da creare impedimento al deflusso venoso declive.
Il primo grado è attribuito quando sono interessati solo i vasi sopra il testicolo (a livello del funicolo spermatico) non dilatati, a paziente supino, mostrando reflusso durante la manovra di Valsalva a paziente in piedi.
I gradi successivi sono attribuiti con la stessa metodologia in base all’estensione del varicocele se solo a livello del polo superiore del testicolo, grado 2, altrimenti fino a tutta la parte posteriore del testicolo, grado 3. I gradi 4 e 5 sono attribuiti alla presenza di varicocele indipendentemente dalla condizione di postura del paziente e dalla manovra di Valsalva. Nelle fattispecie il grado 5 riconosce anche l’esistenza di danni al testicolo come ipotrofia testicolare e varici intratesticolari.
La classificazione ha grande valore diagnostico terapeutico poiché solo il grado 1 è da considerarsi parafisiologico, il grado 2 resta a giudizio dello specialista, oltre il grado 3 c’è l’indicazione al trattamento chirurgico.
L’esame presenta come unica difficoltà i tempi di esecuzione che possono essere più lunghi e mal sopportati dai pazienti più piccoli.
La torsione del testicolo è la patologia arteriosa dello scroto più importante poiché comporta lo strozzamento dei vasi arteriosi presenti nel funicolo spermatico avvitato su se stesso per il giro completo di 360° o incompleto imposto dalla rotazione del testicolo.
La torsione avviene più frequentemente nell’età prepuberale e riguarda il testicolo all’interno della sua borsa. È importante che venga riconosciuta immediatamente poiché l’ipossia conseguente danneggia irreversibilmente il testicolo, si trova infatti in letteratura che la probabilità di salvataggio del testicolo scende al 20% tra le 12 e le 24 ore dal suo verificarsi se non c’è intervento risolutivo. Il color doppler e il power doppler costituiscono due grandi ausili per il riconoscimento di questa condizione verificando la caduta del flusso dei vasi arteriosi a valle della torsione integrata con l’osservazione ecografica morfologica che documenta la presenza di edema ipossico del testicolo.
L’ecocolordoppler in altre patologie dello scroto e delle vie seminali svolge un ruolo minore poiché è secondario all’ecografia morfologica ma non per questo meno utile come nella diagnosi di masse neoformate che all’ecocolordoppler presentano un aumento di densità e intensità dei segnali color prevalenti intorno alla massa stessa; di infezioni delle vie seminali, come nella epididimite che si manifesta con aree colliquative infiammatorie associate a segni colore molto densi e intensi al loro interno, della orchite interessante tutto il testicolo che risulta ingrandito a causa dell’edema infiammatorio e notevolmente vascolarizzato con segni colore molto densi e molto intensi. La tromboflebite del plesso pampiniforme si può associare all’epididimite o all’orchite con aumento del calibro delle vene e riduzione del flusso ematico evidenziabili all’ecocolor doppler.
L’ecocolordoppler scrotale e delle vie seminali ha dei limiti?
Lo studio ecocolordoppler delle vie seminali nel tragitto del canale inguinale presenta il limite anatomico della loro presenza nel funicolo insieme al dotto deferente e ai nervi e nel caso di pazienti obesi della posizione non facilmente accessibile.
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