L’ictus rappresenta la prima causa di disabilità e la terza causa di morte nel nostro Paese. Nella maggior parte dei casi colpisce le persone sopra i 65 anni di età ma può presentarsi anche nei soggetti più giovani.
L’età, come la familiarità, possono essere tra le prime cause. Non è possibile invertire gli anni o cambiare la propria storia familiare, ma ci sono molti altri fattori di rischio che si possono controllare.
Ce ne parla la dott.ssa Elisabetta Forapani, neurologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
Che cos’è l’ictus?
L’ictus cerebrale è un disturbo neurologico provocato dall’improvvisa ostruzione (da parte di un trombo o di un embolo: ictus ischemico) oppure dalla rottura (ictus emorragico) di un vaso sanguigno cerebrale. Questo comporta un’alterata perfusione a livello cerebrale che, se non trattata tempestivamente, può danneggiare in modo irreversibile i neuroni.
L’ipertensione è responsabile di quasi la metà degli ictus; usualmente colpisce di più i soggetti anziani, ma può verificarsi anche in età più giovanile, specialmente con manifestazioni emorragiche.
I principali fattori di rischio per ictus, oltre all’età e all’ipertensione, sono la fibrillazione atriale, il diabete, la dislipidemia (valori aumentati nel sangue di colesterolo e/o trigliceridi), le cardiopatie e le malattie aterosclerotiche dei vasi. Vi sono anche altre cause di ictus, ma meno frequenti (tra cui alcuni disturbi coagulativi, la sindrome delle apnee ostruttive, l’assunzione di contraccettivi orali).
Inoltre, alcuni aspetti dello stile di vita sono in grado di scatenare eventi ischemici cerebrali: il tabagismo, il sovrappeso (soprattutto la quota di grasso addominale), la sedentarietà, una scorretta alimentazione o un’eccessiva assunzione di alcolici.
Sebbene alcuni fattori di rischio non siano modificabili (come l’età e i fattori genetici), altri possono essere tenuti sotto controllo (come ipertensione, diabete, sedentarietà, fumo). Di seguito dieci regole per la prevenzione dell’ictus:
- Prevenire è meglio che curare. Le strategie di prevenzione dell’ictus sono più efficaci se vengono attuate quando l’ictus non si è ancora verificato, cioè nelle persone che stanno “bene”. Si consiglia di fare visite regolari dal proprio medico curante per controllare il profilo di rischio vascolare.
- Controllare la pressione arteriosa. Negli individui con ipertensione arteriosa, quando i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita non sono sufficienti, è indicato l’uso di farmaci antipertensivi. I valori raccomandati sono inferiori a 140/90 mmHg e 130/80 mmHg nei diabetici
- Attenzione alla fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale è l’aritmia più diffusa nella terza età e spesso è asintomatica. Può aumentare di 4-5 volte il rischio di ictus. È responsabile del 30-40% degli ictus. Identificarla e trattarla in modo adeguato, significa, dunque, ridurre drasticamente il rischio di ictus
- Tenere sotto controllo i valori di colesterolo nel sangue, per evitare la formazione di placche aterosclerotiche nei vasi arteriosi. Esse sono responsabili di alterazioni a carico della parete dei vasi stessi che li rendono maggiormente suscettibili ad un insulto ischemico. Una dieta corretta e/o l’utilizzo di farmaci aiutano a questo scopo.
- Controllare la glicemia. Sottoporsi a periodici controlli della glicemia per diagnosticare precocemente il diabete. Nei diabetici, è necessario prestare particolare attenzione anche alla perdita di peso e alle modifiche nello stile di vita.
- Non fumare. Smettere di fumare: non è mai troppo tardi. Fumare raddoppia la probabilità di morire per ictus; tuttavia, il rischio scende in modo considerevole in soli cinque anni dopo aver smesso.
- Limitare il consumo di alcolici. Un recente studio pubblicato su Neurology, mostra come il consumo elevato di alcol (oltre 14 unità alcoliche a settimana per le donne e 21 per gli uomini, dove per unità alcolica si intende un bicchiere di vino o una birra piccola o un bicchierino di superalcolico) espone ad un più elevato rischio di ictus.
- Controllare il peso corporeo. Evitare l’aumento di peso con la dieta e l’esercizio fisico. Negli individui in sovrappeso, la perdita di peso ha un effetto positivo sulla pressione sanguigna, sul diabete e sui lipidi nel sangue.
- Correggere l’alimentazione. Diminuire il consumo di grassi animali e spezie, aumentare il consumo di pesce (come fonte di grassi polinsaturi) di frutta, verdura, cereali integrali e legumi come fonte di vitamine e antiossidanti. Ridurre l’assunzione di sale nella dieta contribuisce ad un miglior controllo pressorio.
- Praticare attività fisica e sportiva in modo regolare. Svolgere un’attività fisica moderata con continuità, come camminare a ritmo sostenuto 30 minuti al giorno, quasi tutti i giorni della settimana, aiuta a ridurre il rischio di ictus.
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