Andrologo

L’andrologia è, letteralmente, la branca della medicina dedicata alla salute dell’uomo e può essere considerata l’equivalente maschile della ginecologia.

Di cosa si occupa l’andrologo?

L’andrologo studia i problemi di salute tipicamente maschili, focalizzando la sua attenzione soprattutto sulla sessualità in rapporto alla capacità riproduttiva e quindi sui disturbi dell’apparato genitale (disfunzioni e malformazioni), infezioni, tumori e altre malattie.

Quali sono le patologie trattate dall’andrologo?

Le patologie più frequenti comprendono:

Quali sono le procedure più utilizzate dall’andrologo?

Dopo aver compilato un’accurata anamnesi attraverso il colloquio con il paziente, l’andrologo esegue un esame fisico finalizzato a valutare non solo gli organi genitali ma il corpo nel suo complesso, dal viso alle gambe. In particolare, la visita prevede di solito la palpazione di pene e testicoli, la rilevazione dei cosiddetti “polsi penieni” (il flusso del sangue nei vasi alla base del pene), la valutazione dei riflessi e nervosi genitali e della loro sensibilità. Se necessario, lo specialista eseguirà anche un esame della prostata.

La visita potrebbe evidenziare la necessità di ulteriori accertamenti quali:

Al termine dell’iter diagnostico, lo specialista può consigliare una terapia medica, ossia prescrivere dei farmaci per il problema evidenziato, oppure raccomandare un approccio di tipo chirurgico.

Quando chiedere un appuntamento con l’andrologo?

Una visita andrologica è opportuna quando compaiono alcuni sintomi specifici legati alla sfera sessuale e riproduttiva quali: prurito o dolore ai genitali, arrossamenti o macchie, ingrossamento dei testicoli, incurvamento o accorciamento del pene, ingrossamento delle mammelle o segnali che fanno sospettare problemi alla prostata. L’andrologo può inoltre aiutare in caso di traumi ai genitali e quando non si riesce a concepire un figlio. Un controllo annuale è infine consigliabile dopo i cinquant’anni d’età.

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