Le cisti mammarie non sempre si riescono a sentire con la palpazione ma quando succede, possono mettere in allarme e causare estremo disagio. Il primo pensiero è sempre lo stesso: “si tratta di un tumore?”. Nella maggior parte dei casi le cisti al seno non hanno bisogno di cure, tuttavia, non sempre sono così facilmente distinguibili da un carcinoma e, per questo, devono essere indagate.
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Veronica Arlant, chirurgo generale presso Humanitas Mater Domini e gli ambulatori Humanitas Medical Care di Varese e Lainate.
Cosa sono le cisti al seno?
Le cisti al seno sono piccole sacche a contenuto liquido che generalmente si formano in corrispondenza dei piccoli tubicini (dotti) che trasportano il latte prodotto dalle ghiandole mammarie, nelle pazienti dai 25 anni fino alla menopausa.
Come si manifestano le cisti al seno?
Alcune cisti sono troppo piccole per essere sentite, mentre altre crescono fino a diversi centimetri, e sono ben riconoscibili alla palpazione: si presentano come un chicco d’uva o piccole sfere morbide, generalmente con margini ben definiti.
Che differenza c’è tra una cisti e un tumore al seno?
Le cisti mammarie sono sacche piene di liquido senza tendenza alla trasformazione maligna. Il tumore della mammella (o carcinoma mammario) è una malattia causata dalla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria, che si trasformano in maligne.
Quanto sono comuni le cisti al seno?
Circa un quarto delle masse mammarie risultano essere cisti.
Come vengono diagnosticate le cisti al seno?
Le cisti possono essere identificate tramite tre passaggi fondamentali nella cura di tutte le patologie del seno: mammografia, ecografia e visita senologica.
L’ecografia è l’esame più indicato per confermare o escludere la presenza di una cisti, perché consente di indagare la natura del nodulo (solido o liquido), le sue dimensioni, l’aspetto, ed escludere eventuali lesioni intracistiche (papillomi o, i molto più rari, carcinomi).
Nella mammografia, invece, le cisti appaiono come opacità tondeggianti dai contorni netti e, quando sono numerose e raggruppate, possono mascherare una possibile lesione maligna.
Questi esami, insieme alla visita senologica durante la quale viene eseguito anche un esame clinico basato sull’osservazione e la palpazione di entrambe le mammelle, si completano a vicenda, e vanno eseguiti sia in presenza di noduli, sia dopo i 40 anni, a intervalli regolari anche in assenza di sintomi.
Come si curano le cisti al seno?
Generalmente, le cisti non richiedono alcuna terapia.
Tuttavia, in caso di formazioni voluminose, tese o dolenti può essere necessario un intervento per aspirare il liquido (di solito è giallastro, marroncino, verdastro, o nel caso di una cisti infiammata, denso o corpuscolato), senza ulteriori procedure di analisi.
Se invece durante l’aspirazione, si presenta anche del sangue, servirà un’analisi approfondita anche del liquido.
L’aspirazione delle cisti è un intervento definitivo?
No, perché dopo essere state svuotate le cisti possono in alcuni casi recidivare. Il continuo ripresentarsi deve prudenzialmente indurre a un’attenta rivalutazione del caso.
L’aspirazione delle cisti è dolorosa?
No, è manovra semplice e del tutto indolore.
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