Come sappiamo, il diabete mellito è provocato dall’incapacità del nostro organismo di produrre insulina (l’ormone che regola la quantità di zucchero nel sangue) a sufficienza o di non riuscire ad utilizzarla nel modo adeguato. Quello che forse non tutti sanno è che questa patologia, se non tenuta sotto controllo, può causare danni a molti organi, come ai reni.
Ce ne parla il dott. Enzo Corghi, nefrologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
Che effetti ha il diabete sui reni e cos’è la nefropatia diabetica?
L’alto livello di glucosio nel sangue può danneggiare i vasi sanguigni dei reni (specie quelli più piccoli), le arteriole ed i capillari, con la conseguenza che i reni perdono progressivamente la capacità di filtrare correttamente il sangue, sia in termini quantitativi, riducendo la capacità di eliminare le scorie, sia qualitativi, causando una perdita eccessiva di proteine, con conseguente ritenzione idrica e di sale che si evidenzia con aumento del peso, comparsa di gonfiore (edemi agli arti inferiori e anche in altre sedi corporee) e innalzamento della pressione arteriosa. La malattia renale dovuta al diabete (nefropatia diabetica) è una delle cause più frequenti di insufficienza renale terminale, condizione che richiede il trattamento dialitico.
Inoltre, se la glicemia è molto elevata, il glucosio viene perso nelle urine, favorendo la crescita di microorganismi e quindi il rischio di infezioni urinarie e, in casi estremi, può portare a disidratazione grave con danno acuto della funzionalità renale.
Il diabete, in fase avanzata, può causare anche una neuropatia con conseguente difficoltà a svuotare la vescica, altro fattore favorente le infezioni.
Quali sono i sintomi della nefropatia diabetica?
La nefropatia diabetica inizialmente non presenta sintomi.
La necessità di minzioni frequenti per la produzione di elevate quantità di urina (poliuria) è in genere un segnale di cattivo controllo glicemico per la presenza di glucosio nelle urine (che ne impedisce la concentrazione) e non necessariamente di malattia renale.
I segni più precoci di malattia renale si possono cogliere solo effettuando esami di laboratorio mirati: in particolare la ricerca di microalbuminuria (che rileva la presenza anche di piccole quantità di albumina nelle urine) e la misurazione dei livelli di creatininemia.
In seguito, se la malattia progredisce possono comparire i sintomi caratteristici dell’insufficienza renale, come:
· Gonfiore agli arti inferiori
· Ipertensione poco controllabile con la terapia
· Mal di testa
· Nausea o vomito
· Mancanza di forze (astenia) e facile affaticabilità
Quanto è comune la nefropatia diabetica?
La nefropatia diabetica si sviluppa col tempo nel 30-40% circa dei pazienti con diabete. La comparsa di nefropatia diabetica è più frequente in chi ha altri familiari con la stessa complicanza e in persone di etnia africana, asiatica o latinoamericana.
Devo fare degli esami specifici?
Chi è affetto da diabete, oltre a controllare costantemente a domicilio la glicemia e la pressione arteriosa, deve effettuare almeno una volta all’anno alcuni esami di laboratorio fra cui il dosaggio della creatinina nel sangue (indicatore della funzionalità renale) ed un esame delle urine comprensivo della ricerca di albumina anche in piccole quantità (microalbuminuria).
Come posso prevenire le complicazioni renali dovute al diabete?
La probabilità di sviluppare una nefropatia diabetica aumenta proporzionalmente alla durata del diabete e al cattivo controllo dei valori glicemici.
Per prevenire l’insorgenza della complicanza renale è innanzitutto fondamentale ottenere un buon controllo dei valori di glicemia con la dieta e con la terapia farmacologica.
È altrettanto importante che la pressione arteriosa non sia troppo alta: per questo si consiglia una dieta con poco sale e pochi cibi salati e, se la dieta non è sufficiente, l’uso di farmaci antipertensivi. È importante sapere che i farmaci antipertensivi non possono esplicitare pienamente la loro efficacia sulla pressione e sulla protezione della funzionalità renale se non si rispetta anche la dieta.
Anche lo stile di vita è importante: smettere di fumare, evitare l’eccesso di peso e svolgere attività fisica in modo regolare sono altri fattori fondamentali per la prevenzione.
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