Ritenzione idrica e cellulite non sono la stessa cosa. Per gli specialisti è un dato di fatto ma per i meno esperti la differenza non è del tutto chiara e spesso le due cose si tendono a confondere. Tuttavia, sebbene la ritenzione di liquidi non sia la causa della cellulite, sicuramente può avere un impatto su di essa. In che modo?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Antonella Spurio, dermatologa presso il centro Humanitas Medical Care di Monza.
Cos’è la ritenzione idrica?
È una condizione causata principalmente dal ristagno di liquidi (e tossine) nei tessuti; spesso è la conseguenza di uno stile di vita sedentario, un’alimentazione scorretta, o atteggiamenti posturali errati.
Nelle forme più gravi, invece, può essere associata a patologie cardiache o renali, allergie o infiammazioni allergiche.
Le forme gravi di ritenzione idrica si riconoscono per il gonfiore accentuato e la tensione cutanea della parte interessata (per esempio agli arti inferiori); inoltre, premendo la zona con un dito (digitopressione) si forma una fossetta persistente.
La ritenzione idrica provoca principalmente gonfiore alle mani, piedi, caviglie e gambe.
Come posso ridurre la ritenzione dei liquidi?
Alcuni cambiamenti nel proprio stile di vita possono aiutare a ridurre l’accumulo di liquidi, come:
– Mangiare meno sale
– Aumentare l’assunzione di magnesio e vitamina B6
– Mangiare cibi più ricchi di potassio
– Evitare carboidrati raffinati
In che modo la ritenzione di liquidi contribuisce alla cellulite?
Il liquido in eccesso si accumula nei tessuti con un effetto sulla circolazione sanguigna e linfatica che rende più difficile bruciare i grassi. L’accumulo di tossine, si attacca alle cellule adipose e contribuisce alla comparsa della cellulite. Ridurre la
ritenzione idrica è un passaggio fondamentale per prevenire la formazione della
cellulite.
Come faccio a sapere se è solo ritenzione o è cellulite?
Prova a premere sulla zona interessata con il dito per qualche secondo: rimane un alone bianco? C’è ritenzione idrica. Prendi poi un pezzo di pelle tra le dita, se compaiono dei buchi, allora siamo all’inizio della cellulite.
Cos’è la cellulite?
La cellulite è un inestetismo che si presenta sulla superficie cutanea
(soprattutto su fianchi, glutei, addome e cosce); è una patologia provocata da
differenti processi patologici che interessano il tessuto adiposo (grasso), il
sistema circolatorio e la superficie della pelle.
Tra i principali fattori di rischio per la comparsa di cellulite ci sono predisposizione genetica e familiare, stile di vita, o possibili alterazioni a livello endocrino.
La cellulite si manifesta principalmente su fianchi, cosce, glutei e addome, con fossette irregolari che danno origine alla cosiddetta “pelle a buccia di arancia”.
Occorre considerare che ci sono 4 stadi della cellulite. I primi due stadi sono caratterizzati da una forma congestizia edematosa con stasi dei liquidi nel tessuto adiposo e fibrosi dei tessuti sottocutaneo. Nel terzo e quarto stadio la cellulite è sclerotica con presenza di noduli palpabili a volte dolenti al tatto. Nella cellulite sclerotica è inoltre presente un’alterazione delle fibre di collagene che inducono la formazione di micronoduli che confluiscono in macronoduli.
Come posso prevenire la comparsa di cellulite?
Prevenire la cellulite è possibile seguendo alcune semplici abitudini, come:
- Seguire una dieta equilibrata e assumendo molte fibre
- Evitare di indossare indumenti molto stretti
- Svolgere regolare attività fisica
- Non assumere stimolanti od ormoni
Il dermatologo può aiutarmi a contrastare ritenzione e cellulite?
Il dermatologo può intervenire sui primi due stadi, consigliando un gusto stile di vita, una dieta adeguata, gli sport più idonei a bassa intensità (come camminate, bicicletta, spinning, pattinaggio e, soprattutto, il nuoto), eventuali esami ematochimici (quadro glicemico, lipidico e dosaggio ormonale), ed un’ecografia delle vene degli arti inferiori. Le terapie specifiche sono la microterapia che consiste nell’iniettare gocce di soluzione ipertonica nel tessuto da trattare, per un ciclo di 10 sedute settimanali e un mantenimento di 1 seduta ogni 2-3 mesi; la mesoterapia, la radiofrequenza non ablativa, l’elettroporazione, e la cavitazione. Trattamenti che vengono effettuati attraverso principi fisici e farmacologici che agiscono localmente sui tessuti (adiposo e collagene) e sulla microcircolazione.
Tuttavia, non sono soluzioni risolutive, essendo una predisposizione, è importante stabilire una cura di mantenimento e dei controlli.
Le creme per la cellulite funzionano davvero?
Le creme cosmetologiche anticellulite possono essere utili come coadiuvante, come unica cura sono insufficienti.
Secondo diversi studi, si sono rivelate utili le creme che contengono caffeina, insieme a quelle che oltre alla caffeina contengono anche sostanze naturali vegetali mirate, come l’estratto di mirtillo, il tè verde, di betulla o centella asiatica.
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