Come dice il termine stesso, la visita specialistica di medicina interna, consente di diagnosticare, prevenire e trattare (non chirurgicamente) tutte quelle malattie o problemi di salute che riguardano gli organi interni dei pazienti. Ma come funziona esattamente?
Ne abbiamo parlato con il dott. Franco Salvetti, specialista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Busto Arsizio.
Cosa fa lo specialista in medicina interna?
Il medico internista si occupa di assistere i pazienti affetti da disturbi epatologici, autoimmuni, allergologici, gastroenterologici, reumatologici e di tutte le altre problematiche di medicina generale che non necessitano di un approccio chirurgico.
Perché si chiama medicina interna?
Perché, come dicevamo, si occupa della diagnosi e terapia di tutti gli organi e sistemi “interni” (come malattie dell’apparato respiratorio o dell’apparato cardiovascolare).
Perché si fa la visita di medicina interna?
Questa visita viene consigliata dal proprio medico di base per valutare lo stato psicofisico del paziente (in genere dopo aver già prescritto gli esami che possono essere utili allo specialista per elaborare una diagnosi).
A cosa serve la visita di medicina interna?
La visita internistica si pone l’obiettivo di un inquadramento del paziente partendo da un’anamnesi il più possibile accurata e un esame obiettivo approfondito. Frutto di questo lavoro sono le conclusioni e le indicazioni utili a definire una diagnosi o al controllo di una malattia nota. Nella mia esperienza la visita è particolarmente utile per i pazienti con sindrome metabolica, tra l’altro molto diffusa, che può venire sottovalutata dal paziente. La visita dello specialista internista può meglio intervenire sui pericoli di una sua sottovalutazione con protocolli diagnostici per la ricerca di danni d’organo e le opportune indicazioni terapeutiche. Altrettanto utile, a mio avviso, può essere la visita internistica per i pazienti con patologie croniche come ipertensione arteriosa, diabete e cardiopatia ischemica che per motivi vari non abbiano fatto gli usuali controlli da più anni molto spesso oggi per il black out assistenziale causato dal Sars-COV-2. In questi casi la visita e le indicazioni che ne conseguono possono costituire un modo per riprendere la routine di controlli e l’eventuale revisione della terapia in corso che possono essere utili allo stesso medico di medicina generale, molto spesso cambiato con l’ingresso di un nuovo collega.
Come si svolge la visita di medicina interna?
La visita parte raccogliendo le motivazioni che hanno indotto il paziente o spesso il familiare, nel caso dei pazienti over 80, nel richiederla e prosegue con la raccolta delle informazioni riguardanti la presenza di malattie a carattere familiare, gli stili di vita, le funzioni fisiologiche. Segue la anamnesi patologica consistente nella raccolta delle informazioni date dal paziente sulle patologie pregresse o attualmente presenti o dalla documentazione clinica sui pregressi ricoveri, ricorso al PS, visite specialistiche o esami diagnostici eseguiti che lo stesso paziente porta in visione, la raccolta della terapia in corso con la descrizione dei farmaci assunti e della loro posologia.
L’esame obiettivo inizia con la misura dei parametri vitali, la determinazione dell’indice di massa corporea, l’esame obiettivo dei più importanti distretti corporei come il collo e le ascelle etc.., del cuore, del torace, dell’addome e dei maggiori distretti vascolari sia arteriosi che venosi, nonché di un esame sia pur ridotto ma essenziale neurologico e si completa con l’esame delle parti sintomatiche.
Si conclude con indicazione di un percorso diagnostico consistente in esami ematici, esami strumentali, visite specialistiche di settore cardiovascolare, endocrinologico, urologico, chirurgico etc.. , tendenti alla definizione delle patologie in corso e alla sua cura.
Quanto dura la visita di medicina interna?
La visita dura mediamente 30-45 minuti.
Cosa rilascia il medico dopo una visita di medicina interna?
Una relazione clinica dettagliata della visita fatta completa dell’anamnesi, dell’esame obiettivo, delle conclusioni e delle indicazioni precise sugli esami diagnostici e sulle visite specialistiche da eseguire. La terapia in corso viene rivalutata confermandola o variandola se necessario.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici