L’ecografia osteo-articolare e muscolo-tendinea è un’indagine diagnostica utilizzata per individuare eventuali anomalie o patologie che possono interessare le articolazioni o i tessuti. Quando è indicata?
Ne abbiamo parlato con il dott. Luciano Riboldi, specialista in diagnostica per immagini presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese.
Quando c’è la necessità di eseguire un’ecografia osteoarticolare?
L’ecografia osteoarticolare viene utilizzata specialmente in ambito ortopedico, per diagnosticare patologie alle articolazioni superiori (come mano, polso, spalla), ed inferiori (come ginocchio, caviglia e piede) o in ambito traumatico per valutare l’estensione del danno e l’interessamento delle strutture anatomiche coinvolte.
Può essere prescritta in caso di:
· traumi muscolari
· borsiti
· ematomi (sia intramuscolari che sottocutanei)
· contusioni
· tendiniti e rotture tendinee (a mano, polso, gomito, spalla, ginocchio, caviglia, tendine di Achille)
· formazioni espansive cistiche o solide
Inoltre, può essere eseguita in età pediatrica per individuare un’eventuale displasia dell’anca; in ambito reumatologico per valutare le malattie infiammatorie e reumatiche: in particolare nell’artrite psoriasica e reumatoide; in oncologia per studiare i tumori delle componenti articolari e muscolari, nelle neoplasie ossee maligne per valutare l’estensione e il coinvolgimento dei tessuti molli.
Quali sono le articolazioni che possono dare più problemi?
Le articolazioni che possono dare più problemi sono quelle della spalla, del ginocchio, della caviglia e polsi. Anche i problemi ai muscoli sono molto diffusi.
Quali sintomi sono più frequenti nelle patologie osteo-articolari?
I sintomi principali riferiti dal paziente sono dolore e impotenza funzionale.
Come funziona l’ecografia osteo-articolare e muscolo-tendinea?
È una procedura relativamente semplice, non invasiva. Lo specialista applica una piccola quantità di gel sulla pelle del paziente, dopodiché utilizza uno strumento chiamato trasduttore che scivola sulla cute. Il trasduttore emette onde sonore e invia immagini ad un computer.
L’ecocolordoppler si usa anche per l’ecografia osteoarticolare e muscolo tendinea?
L’ Ecocolordoppler è metodica complementare alla valutazione ecografica: fornisce informazioni utili per l’indirizzo diagnostico. La metodica valuta la vascolarizzazione del microcircolo o il flusso del sangue nei vasi venosi e arteriosi.
In particolare, evidenzia:
- iperemia distrettuale, in caso di malattie infiammatorie e flogosi post-traumatiche;
- neoangiogenesi (disposizione vascolare anarchica), in caso di tumori;
- eventuali trombosi venose o alterazioni flussimetriche dei vasi arteriosi.
Insieme all’ecografia viene utilizzata anche la Shearwave, una metodica complementare non invasiva che consente di:
- stimare la durezza e l’elasticità tissutale;
- fornire indicazioni aggiuntive per la caratterizzazione dei tessuti patologici;
- per dare un’ulteriore definizione del danno post traumatico sulla eventuale complicanza cicatriziale.
Quali altri esami sono utili per studiare eventuali anomalie osteoarticolari e muscolo tendinee?
Può essere richiesto dallo specialista anche l’Rx convenzionale, seguitA da indagini di secondo livello per definitiva valutazione del danno, come TC/Artro-TC e RM/Artro-RM.
Inoltre, questi esami sono necessari per pianificare la strategia preoperatoria in caso di terapia chirurgica.
L’ecografia osteoarticolare è dolorosa?
L’ecografia è una metodica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni, per questo non è un esame doloroso.
Quanto dura l’ecografia osteoarticolare?
L’ecografia dura circa 15/20 minuti.
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