L’ecografia dell’apparato urinario è un’indagine diagnostica non invasiva che consente di studiare l’anatomia dei reni, delle vie urinarie, della vescica e delle strutture annesse (come la prostata e le vescicole seminali), per diagnosticare o escludere la presenza di una o più condizioni patologiche, nonché rilevare segni diretti e indiretti di patologie ostruttive o funzionali.
Tale esame consente, inoltre, di rilevare eventuali alterazioni morfologiche a carico delle ghiandole surrenali. Ma come funziona esattamente?
Ce ne parla il Dottor Adriano Anzivino, Medico Ecografista presso il centro Humanitas Medical Care di Arese.
Quando è necessario sottoporsi all’ecografia dell’apparato urinario?
Questo esame può essere utile per indagare la presenza di:
· malformazioni congenite o acquisite (aplasia, displasia, “rene a ferro di cavallo”, esiti cicatriziali post-infettivi, etc.)
· anomalie di posizione congenite o acquisite (come nelle ectasie renali o nel cosiddetto “rene ptosico”)
· neoformazioni (solide, liquide o miste)
· calcoli
Inoltre, l’ecografia dell’apparato urinario può essere utile per indagare le possibili cause di ematuria (presenza di sangue nelle urine); per valutare la volumetria e la morfologia della prostata nei pazienti affetti da ipertrofia prostatica; per analizzare eventuali anomalie della vescica (forma, dimensioni, pareti, formazioni aggettanti) o la sua capacità di svuotarsi completamente dopo la minzione.
Come bisogna prepararsi per l’ecografia dell’apparato urinario?
Prima dell’ecografia è consigliato un digiuno di almeno 6 ore; inoltre, per una migliore visualizzazione delle vescica e degli organi ad esso retrostanti, oltre che per una migliore idratazione delle strutture renali, è necessario che il paziente abbia la vescica piena, per cui nelle 3 ore precedenti l’esame deve astenersi dalla minzione, bevendo almeno mezzo litro d’acqua non gassata (circa un’ora prima del test).
Si possono assumere farmaci prima dell’ecografia dell’apparato urinario?
Certamente. Generalmente i farmaci non influiscono con l’esito di questo esame. Pertanto, è possibile assumerli a digiuno il giorno dell’esame.
L’ecografia dell’apparato urinario è un esame doloroso?
No, non è un esame doloroso, né rischioso. Tuttavia, se la zona da studiare è interessata da un’infiammazione, il paziente potrebbe avvertire una maggiore sensibilità alla pressione effettuata con la sonda.
Come funziona l’ecografia dell’apparato urinario?
Inizialmente il paziente viene invitato a sdraiarsi in posizione supina sul lettino adiacente l’ecografo. L’esame viene effettuato facendo scorrere una sonda sull’addome del paziente con l’ausilio del gel per ultrasuoni, che, eliminando l’aria interposta, permette una migliore trasmissione degli ultrasuoni.
Successivamente, se necessario, può essere richiesto al paziente di assumere posizioni diverse, come ad esempio sui fianchi o in piedi.
Al termine dell’esame, viene richiesto al paziente di svuotare la vescica, al fine di valutare l’eventuale presenza del residuo vescicale post-minzionale.
Quando dura l’ecografia dell’apparato urinario?L’ecografia dell’apparato urinario dura circa 15-20 minuti.
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