La cefalea muscolo tensiva è tra le forme più diffuse di mal di testa. Comunemente riferita dai pazienti come “cerchio alla testa”, questa condizione può avere varie intensità (da lieve a moderata) e durare da 30 minuti fino ad una settimana.
Spesso, per favorirne la regressione, il paziente ricorre alla sola assunzione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che tuttavia – se presi per periodi prolungati – possono avere effetti negativi, come la cosiddetta cefalea da rimbalzo, un mal di testa legato appunto all’abuso di medicinali.
Oggi, grazie all’osteopatia, è possibile evitare questi effetti collaterali e trattare questa condizione senza danni secondari per il paziente.
Ce ne parla il dott. Matteo Prandi, osteopata presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.
Quali sono i sintomi della cefalea muscolo tensiva?
Il sintomo principale della cefalea muscolo tensiva è un mal di testa persistente, non pulsante, bilaterale, di intensità lieve o media. Tuttavia, in concomitanza a questa condizione, possono manifestarsi anche:
· fonofobia o fotofobia (intolleranza a rumori e luci)
· indolenzimento dei muscoli di collo e spalle
· capogiro
· difficoltà di concentrazione
· insonnia
Quali sono le cause della cefalea muscolo tensiva?
Le cause della cefalea muscolo tensiva possono essere diverse: oltre ad una predisposizione personale allo sviluppo della patologia, infatti, possono essere considerati fattori scatenanti anche lo stress fisico e mentale; l’assunzione di posture scorrette (per esempio durante il lavoro); variazioni climatiche; la mancanza di sonno; problemi masticatori.
Come funziona il trattamento osteopatico per la cefalea muscolo tensiva?
Il trattamento consiste in una valutazione posturale a 360°con dei test ortopedici e funzionali che servono per individuare le zone di scarsa mobilità o di sovraccarico muscolare del paziente. Spesso, infatti, l’origine della cefalea non risiede solo nella zona cervicale ma dipende anche, per esempio, da una rigidità dorsale, da una alterata meccanica del bacino o da una problematica di mal occlusione della mandibola. Andando a ricercare la causa scatenante, l’osteopata è in grado di correggerla con delle tecniche che vanno ad agire sulle tensioni muscolari o che servono ad aumentare la mobilità di un segmento corporeo rigido in modo tale da far scomparire per sempre la sintomatologia dolorosa o ridurne notevolmente la frequenza e l’intensità degli episodi.
Quante sedute sono necessarie?
Il numero delle sedute varia in base all’età del paziente e al tempo trascorso dall’inizio della sintomatologia. Più i sintomi sono cominciati indietro nel tempo, più serviranno sedute per risolverlo. Solitamente dopo 2-3 trattamenti si arriva ad ottenere un miglioramento del 70-80% del dolore iniziale.
Una volta risolto completamente il dolore è molto importante strutturare con il terapista una cadenza periodica (una seduta ogni 2-3 mesi) dei trattamenti per mantenere i miglioramenti ottenuti ed evitare una nuova presentazione del dolore.
È molto importante prendersi cura del proprio corpo e prevenire l’insorgenza del dolore. Il suo scatenarsi, infatti, è spesso il risultato di un sovraccarico posturale che perdura nel tempo. Prevenirlo con sedute periodiche di controllo permette al corpo di funzionare sempre al meglio e non creare sovraccarichi.
Possono sottoporsi a queste sedute tutti pazienti?
Sì, il trattamento osteopatico è adatto a tutti: dal neonato all’ultra novantenne. Ovviamente un bravo osteopata strutturerà il trattamento usando le tecniche più indicate per il caso specifico, per l’età e per la tipologia del paziente.
Dopo quanto inizieranno a vedersi i risultati?
Solitamente si ottiene un grande beneficio già dopo le prime due sedute. Nei casi dove la problematica è presente da più di 6 mesi possono essere necessarie altre 2-3 sedute ravvicinate in più per ottenere i benefici sperati.
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