Medicina estetica per prendersi cura del proprio aspetto 

La medicina estetica, giovandosi delle tecniche della medicina rigenerativa, amplia le sue possibilità di intervento e supporta le persone nel prendersi cura a tutto tondo del proprio aspetto e del proprio benessere.

Ne parliamo con la dottoressa Antonella Montagnese, chirurgo plastico di Humanitas Medical Care di Bergamo e di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Montagnese, legare la medicina estetica esclusivamente alla bellezza è oramai un concetto superato

«Direi di sì, è un concetto legato al passato, quando è nata questa branca medica. L’ attenzione delle persone oggi non è più solo rivolta all’aspetto estetico, alla bellezza, ma riguarda più in generale il concetto di benessere, lavorando quindi anche sull’alimentazione, con integratori e con trattamenti innovativi per un miglioramento complessivo di viso e corpo; quasi fosse come una vera e propria terapia di ringiovanimento».

Quindi la cosiddetta medicina rigenerativa arricchisce la medicina estetica

«Esatto. Le nuove tecniche della medicina rigenerativa si stanno affiancando sempre più ai trattamenti tradizionali della medicina estetica quali filler, botulino, trattamenti laser per le macchie. I nuovi trattamenti sono infatti in grado di rigenerare i tessuti e, quindi, curare con efficacia rughe, acne, cicatrici e altre situazioni particolari come gli esiti post-chirurgici».

Come funziona la medicina rigenerativa?

«Il punto centrale è lavorare sui fattori di crescita del paziente: proteine deputate alla regolazione di funzioni cellulari come ad esempio la proliferazione, la crescita, il differenziamento, prelevate dal sangue con un semplice prelievo o dal grasso di alcune parti del corpo, come ginocchio, pancia o glutei. Una volta prelevati e isolati, i fattori di crescita vengono iniettati nella parte del corpo interessata alla rigenerazione attraverso l’esecuzione di piccolissime punture. Tutto il procedimento viene svolto ambulatorialmente, in più sedute (della durata di circa un’ora) a seconda della tipologia di trattamento richiesta».

Quali sono le problematiche su cui si interviene maggiormente?

«Per quanto riguarda il viso si interviene soprattutto su rughe, macchie della pelle, rilassamenti cutanei e, per i pazienti o le pazienti più giovani, sull’acne e sui suoi esiti».

E per il resto del corpo?

«Sul corpo si interviene per lo più sugli accumuli localizzati, quindi su cellulite, adiposità, rilassamento cutaneo e smagliature».

Chiunque può sottoporsi a un trattamento di questo tipo? Ci sono limiti d’età?

«No, non ci sono limiti anche se, naturalmente, ogni età richiede un tipo di trattamento differente. In Humanitas Medical Care di Bergamo creiamo percorsi personalizzati che tengono conto dell’età, delle eventuali patologie già presenti, delle richieste della persona che si rivolge a noi. Un trattamento su misura, quindi».

Qual’è il target delle persone che si rivolgono alla medicina rigenerativa?

«In genere si affidano a questo tipo di cura persone con età superiore ai 40-50 anni. Le pazienti più giovani tendono a richiedere trattamenti più semplici, come un peeling per migliorare la qualità dei tessuti o una biostimolazione eseguita con cocktail di vitamine e aminoacidi che servono a rafforzare i tessuti e prevenire l’invecchiamento».

Esistono effetti collaterali o controindicazioni?

«In generale, nell’ambito della medicina estetica si utilizzano prodotti biocompatibili e testati e nel corso della visita medica preliminare verifichiamo le possibili reazioni allergiche. 

Nel caso della medicina rigenerativa invece non si può parlare di intolleranze né di incompatibilità, perché il fattore di crescita viene prelevato dal paziente stesso paziente; si tratta quindi di un intervento del tutto rispettoso della singolarità di ogni individuo e in linea con i criteri della personalizzazione delle cure».

Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
Dott.ssa Antonella Montagnese

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