Lesioni muscolari, dolori articolari, ernie. L’ecografia muscolo-scheletrica può essere impiegata per verificare diverse condizioni, dai traumi sportivi, alla valutazione di eventuali tumefazioni.
Ce ne parla il dottor Adriano Anzivino, medico ecografista presso il centro Humanitas Medical Care di Arese.
Che cos’è l’ecografia muscolo-scheletrica?
È una procedura di imaging che consente di valutare, tramite l’utilizzo di sonde che emettono ultrasuoni a frequenza variabile, lo stato di salute di muscoli, tendini, legamenti, articolazioni e nervi del paziente.
Durante l’ecografia, un dispositivo di scansione manuale chiamato trasduttore, posto a contatto con la superficie cutanea grazie ad un gel per ultrasuoni, emette onde sonore che viaggiano attraverso il corpo, convertendo in immagini accurate tutte le strutture anatomiche.
Come funziona l’ecografia muscolo-scheletrica?
Durante l’esame verrà chiesto al paziente di sedersi o sdraiarsi su un lettino (a seconda della struttura anatomica da studiare). Viene poi applicato uno strato di gel al trasduttore, per eliminare l’aria tra la sonda e la cute. Successivamente, il dispositivo viene posizionato sull’area da indagare, scorrendo sulla cute del paziente per valutare tutte le sezioni adiacenti.
In quali parti del corpo può essere eseguita un’ecografia muscolo-scheletrica?
Generalmente, questo tipo di ecografia viene utilizzata per indagare:
– Spalla
– Gomito
– Polso
– Mano
– Anca
– Ginocchio
– Caviglia
– Piede
– Muscoli
Tuttavia le applicazioni possibili sono veramente tante.
Quali sono i vantaggi dell’ecografia muscolo-scheletrica?
Senza dubbio è una metodica di facile reperibilità (grazie alla larga diffusione sul territorio) e ripetibile (in quanto non espone a radiazioni ionizzanti).
Oltretutto è l’unica metodica diagnostica “dinamica”, cioè permette di valutare la contrazione muscolare ed i movimenti articolari in tempo reale.
Quando fare l’ecografia muscolo-scheletrica?
Chiunque soffra di artrite o patologie degenerative; dolore muscolare (con o senza infiammazione); pazienti con masse o infezioni dei tessuti molli; atleti che hanno subito una lesione acuta, contratture, lesioni muscolari; pazienti che soffrono di una condizione cronica, ernie, tendiniti; vittime di incidenti.
Quali sono i campanelli d’allarme di un problema muscolo-scheletrico?
Il sintomo più frequente è sicuramente il dolore, che allerta il paziente in relazione alla sofferenza della struttura coinvolta.
Altri elementi di allarme sono il gonfiore, l’arrossamento cutaneo, la limitazione funzionale, una tumefazione cutanea.
Cosa si vede con l’ecografia muscolo-scheletrica?
L’ecografia muscolo-scheletrica è una metodica con potenzialità enormi, spesso sottovalutate, in grado di ottenere informazioni diagnostiche e valutare la risposta alla terapia in numerose patologie, in alcuni casi anche superiore alla risonanza magnetica.
È necessaria una preparazione per l’ecografia muscolo-scheletrica?
Per l’ecografia muscolo-scheletrica non è necessaria alcuna preparazione.
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